"Cultural Intelligence ed etnografia di guerra", nel libro dell'antropologo Federico Prizzi si introduce un nuovo strumento per comprendere i conflitti del XXI secolo

feb 22, 2025 0 comments

Lo scopo di questo libro è triplice. Ovvero, quello di presentare un nuovo metodo di analisi antropologica sul campo di battaglia a supporto dell’intelligence militare al fine di studiare gruppi sovversivi, terroristici e insorgenti: il Cultural Intelligence (CI). Si è voluto, inoltre, definire una nuova figura professionale nell’ambito degli staff e delle unità militari: l’Etnografo di Guerra. Infine, si è voluto adattare questa metodologia di analisi alla comprensione dell’Information Warfare di Al Shabaab. Il noto gruppo jihadista somalo. Un caso studio ritenuto importante perché incentrato su come, nel XXI secolo, un gruppo insorgente possa manipolare la comunicazione mediatica durante un conflitto al fine di mantenere l’iniziativa a livello tattico e strategico. Un libro che ha, di conseguenza, l’ambizione di dare un contributo ai tecnici del settore con la consapevolezza che per affrontare le guerre del futuro ci sarà sempre più bisogno di uno sguardo antropologico.

Infine, il Cultural Intelligence qui descritto non è uno strumento utile solo ai militari. Infatti, il CI è un metodo di lavoro pratico che permette di sviluppare anche delle analisi di mercato utili per le imprese che intendono vendere dei prodotti in specifici mercati stranieri. Così come è utile per le società di comunicazioni che vogliono distribuire specifici messaggi in determinati contesti culturali o per quelle organizzazioni internazionali che lavorano nel campo del Cultural Property Protection e che intendono proteggere il patrimonio culturale di un un gruppo etnico seriamente minacciato.

Keywords: Cultural Intelligence, Negoziazione in Aree di Crisi, Mediazione Culturale, Dimensione Cognitiva, Comunicazione, Disinformazione, Antropologia dei Conflitti.


Biografia di Federico Prizzi:

Federico Prizzi è un antropologo presso ItaliensPR ed esperto di Cultural Intelligence militare. Ha svolto numerose ricerche sul campo in Asia centrale, nel Sud-Est asiatico, in Medio Oriente e nei Balcani. Ha collaborato con la NATO, le Nazioni Unite, l'Istituto Geografico Polare Italiano, il Punt Institute (Puntland) e per diverse università italiane e internazionali. È esperto in materia di Cooperazione Civile-Militare (CIMIC) e di Negoziazione Operativa in Aree di Crisi. Inoltre, ha un Master in “Classical Archaeology Ancient History of Macedonia” presso l’International Hellenic University di Salonicco (Grecia), è specializzato in protezione dei beni culturali e qualificato Monument Man dallo US Army. Autore di numerose pubblicazioni, il suo ultimo libro “Cultural Intelligence ed Etnografia di Guerra – Il ruolo dell’antropologia nello studio dell’Information Warfare di Al Shabaab” è stato tradotto in turco dalla casa editrice Pankus nel 2023 e presentato alla Fiera del libro di Ankara nello stesso anno. Infine, ha conseguito una laurea Magistrale in “Antropologia Culturale, Etnologia, Etnomusicologia” presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, una laurea Magistrale in “Scienze Politiche” presso l’Università di Trieste, una laurea Magistrale in “Scienze Strategiche” presso l’Università di Torino e una laurea triennale in “Scienze Strategiche” presso l’Università di Modena e Reggio Emilia. È autore di numerosi libri e articoli a carattere antropologico, storico-militare, geopolitico, letterario e sportivo.

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