Le previsioni su Minnesota
Ad Allegri è sempre piaciuto scommettere sui cavalli, così come a molti italiani, che ogni giorno studiano le quote ippica presso i siti web del settore. E Allegri in passato si è rivelato un profondo conoscitore di questo mondo, al punto da aver azzeccato alcune previsioni sorprendenti. Lui stesso lo ha confessato di fronte alle telecamere dopo il settimo scudetto di fila. Era il 2018, e Allegri dichiarò che, molti anni prima, prima di una scommessa gli dissero che sarebbe stato più semplice per lui allenare e vincere in Serie A che indovinare la vittoria di Minnesota. E alla fine si concretizzarono entrambi gli scenari: quel cavallo vinse la corsa, e Allegri arrivò ad allenare la Serie A sedendo sulla panchina del Cagliari, prima di approdare al Milan e alla Juventus.
I calciatori e i paragoni con i cavalli
Come anticipato, Allegri ha sempre regalato delle perle a sfondo ippico durante le proprie interviste nei post-partita. Una delle più divertenti riguarda l'allora difensore bianconero Benatia, che il tecnico livornese paragonò ad un cavallo. Nello specifico, Allegri disse che Benatia venne "mandato al prato" (cioè in panchina) per concedergli un po' di riposo dopo tante fatiche. Per la cronaca, per "prato" si fa riferimento al paddock, dove i cavalli vengono lasciati liberi per farli sgranchire un po' e per brucare un po' di erba durante la pausa. In realtà Allegri utilizzò questa espressione più volte nel corso dei suoi anni juventini, applicandola non solo a Benatia, ma anche a Mandzukic e a Khedira. E a proposito, è bene citare anche quando Allegri paragonò Barzagli ad un "cavallo vecchio".
Dalla partenza ad handicap al corto muso
Il lessico ippico è ricchissimo di frasi, definizioni e parole che possono essere tranquillamente applicate anche al mondo del calcio. E Allegri le ha utilizzate tutte, o quasi, nel corso degli anni. Basti pensare a quando, nel 2015-2016, Allegri definì l'inizio del campionato della Juventus una "partenza ad handicap", e quando al termine della stagione (conclusasi con lo scudetto), il tecnico utilizzò ancora una volta i cavalli per spiegare l'incredibile rimonta dei bianconeri. Non potremmo poi non citare il famoso corto muso, che Allegri ha utilizzato più volte per etichettare le vittorie con un solo gol di scarto o raggiunte sul finale della partita. Allegri ha anche avuto il merito di far inserire questa definizione nell'elenco dei neologismi di Treccani, e non è poco.
Infine, da citare anche un episodio dove Allegri definì alcuni calciatori dei "cavalli con i paraocchi", per raccontare la disputa in chiave scudetto tra Juventus e Inter.
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