Telegram, dietro l'arresto di Durov una piccola unità cyber-crime parigina e... QUEL SOSPETTO sui possibili legami con ambienti atlantici legati all'establishment franco-americano?

L'arresto del controverso fondatore di Telegram, il 39enne Pavel Durov, è avvenuto grazie al meticoloso lavoro di una piccola unità parigina dedita alla lotta ai crimini informatici. Entrando nello specifico, riporta la Reuters, l'unità si chiama J3 e nonostante i pochissimi membri è la più importante agenzia nel settore, con la licenza di perseguire su tutto il territorio nazionale(1).

La J3 è guidata dalla 38enne Johanna Brousse che, in un' intervista rilasciata a gennaio 2024 a Liberation, aveva rimarcato il suo attivismo non solo contro Telegram e i suoi abusi ma anche contro la statunitense Discord, piattaforma di messaggistica anch'essa nota e discussa a causa dell'utilizzo illegale e criminale fattone da diversi utenti e/o organizzazioni(2). Entrando nei dettagli, la Brousse è una giovane e talentuosa magistrata, laureata all'École nationale de la magistrature e con un passato da sostituto procuratore per il procuratore generale alla Corte d'Appello di Parigi e in seguito sostituto procuratore al Tribunal judiciaire de Paris. Inoltre, la giovane magistrata è Cavaliere dell'Ordine nazionale del merito e tiene regolarmente corsi di formazione presso alcune delle più importanti e prestigiose università parigine, come l'Institut Des Hautes Studies Défense Nationale, Sciences Po, la Sorbona(Paris I), la Panthéon-Assas(Paris II) e molto altro(3).

Oltre a ciò, Brousse è esponente della French-American Foundation e quest'anno è presente nella lista "Young Leader". In tale lista, riporta The Hill, sono nominati 'più di 20 professionisti francesi e statunitensi che si sono distinti nella loro dimostrata leadership e nella loro passione nel creare legami in un mondo globalizzato'(4). Nella storia degli "Young Leaders" della fondazione vi sono stati, tra gli altri, importanti personalità statunitensi e francesi politiche come Bill e Hillary Clinton, Emmanuel Macron, Francois Hollande, Édouard Philippe e Pierre Moscovici, economiche come l'ex presidente della World Bank Robert Zoellick, il CEO di France Télécom Michel Bon, il generale statunitense Wesley Clark e tanti altri(5). Storicamente, il programma è nato all'interno della Fondazione nel 1981 per un'iniziativa di Ezra Suleiman, economista e professore di scienza politica alla Princeton nonché membro di numerose associazioni e think tanks, tra cui lo statunitense Council on Foreign Relarions e il francese Institut Montaigne(6). L'appartenenza della magistrata al programma è stata notata polemicamente anche da un giornalista di Paris Match, François Labrouillère, che in un tweet ha definito la Fondazione Franco-Americana come una 'struttura' legata 'all'influenza statunitense in Francia'(7).

Entrando nei dettagli e al di là delle polemiche, la Fondazione è un'organizzazione non governativa che si pone l'obiettivo di promuovere migliori relazioni bilaterali tra la Francia e gli Stati Uniti ed è stata fondata nel 1973 dall'ambasciatore e diplomatico statunitense James G.Lowenstein, dallo storico e scrittore statunitense James Chace, in passato collaboratore dello United States Army nonché della CIA e dallo storico statunitense specializzato nella politica francese Nicholas Wahl, già professore universitario ad Harvard, Princeton e alla NYU(8). Sia Lowenstein che Chace facevano parte del già citato Council on Foreign Relations, uno dei più importanti ed influenti think tanks statunitensi e Chace era il capo redattore della prestigiosa Foreign Affairs, l'importante magazine di relazioni internazionali e politica estera pubblicato dallo stesso CFR(9).

In sostanza, si parla quindi di ambienti culturali e politici 'atlantici' e con legami con alcuni settori dell'establishment statunitense e francese. Ora, senza addentrarsi in eccessive speculazioni dietrologiche se non complottiste tout court, almeno un dubbio più o meno lecito lo si può coltivare. Ovvero sia, possibile che la caccia e l'arresto del leader di Telegram, per quanto magari giuridicamente fondata, sia stata resa più "easy" e prioritaria anche per ragioni (geo)politiche e grazie al potenziale intervento di qualche agenzia di intelligence, francese o statunitense(10), magari al fine di trovare un 'accordo sottobanco'?

E, inoltre, come mai la caccia della J3 alla Discord non si è ancora evoluta e nel contesto social-tech il trattamento riservato alla società dei Durov è un caso più unico che raro(11), mentre non dico Meta ma altre app similari con livelli di crittografia, anonimato e potenziali rischi di abusi simili a Telegram, tra cui la statunitense Signal ma non solo(12), godono invece di pubblicità quasi esclusivamente positiva?

NOTE

(1) https://www.reuters.com/world/europe/behind-arrest-telegram-boss-small-paris-cybercrime-unit-with-big-ambitions-2024-08-30/

(2) https://www.liberation.fr/societe/police-justice/arnaques-par-sms-on-observe-une-sophistication-croissante-des-moyens-utilises-20240130_3F3DVJ3DQRAZFAKK34WPTBGOPQ/

(3) https://frenchamerican.org/young-leader/johanna-brousse/

(4) https://thehill.com/blogs/blog-briefing-room/news/4743375-french-american-foundation-announces-2024-young-leaders/

(5) https://en.wikipedia.org/wiki/French-American_Foundation#Young_Leaders

(6) https://en.wikipedia.org/wiki/Ezra_Suleiman#Biography

(7) https://x.com/flabrouillere/status/1828367040274432097

(8) https://en.wikipedia.org/wiki/James_Lowenstein

https://en.wikipedia.org/wiki/James_Chace

https://en.wikipedia.org/wiki/Nicholas_Wahl

(9) https://www.foreignaffairs.com/authors/james-chace