La richiesta della procura è arrivata dopo una lunga e dura requisitoria. La procuratrice aggiunta Marzia Sabella ha precisato tra le altre cose che «le convenzioni internazionali sono chiarissime» e che «non si può chiamare in causa la difesa dei confini senza tenere conto della tutela della vita umana in mare. Ecco perché i migranti andavano soccorsi, concedendo subito un porto sicuro». L’udienza dedicata all’arringa della difesa, che verrà fatta dall’avvocata Giulia Bongiorno, è stata fissata per il 18 ottobre.
Salvini, che sabato non era in aula, ha pubblicato sui suoi profili social una specie di spot di 4 minuti in cui ripercorre la vicenda e ribadisce la sua versione dei fatti, e cioè di aver agito per «difendere i confini». Sui suoi profili social la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha espresso «totale solidarietà al ministro Salvini» e definito «incredibile» la richiesta della procura. Oltre a lei altri politici hanno fatto lo stesso: il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha parlato di «evidente e macroscopica stortura» e «ingiustizia». Domenica, l’Associazione Nazionale Magistrati (ANM) ha scritto in una nota che «insinuazioni di uso politico della giustizia e reazioni scomposte, anche da parte di esponenti politici e di Governo, sono dichiarazioni gravi».
FONTE E ARTICOLO COMPLETO: https://www.ilpost.it/2024/09/15/6-anni-salvini-processo-open-arms/
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