Nella notte tra giovedì e venerdì l’esercito israeliano ha lasciato la città palestinese di Jenin, nel nord della Cisgiordania, e il relativo campo profughi. I territori erano stati attaccati a fine agosto, nell’ambito di una delle più estese operazioni militari israeliane in Cisgiordania degli ultimi tempi: centinaia di soldati, sostenuti da elicotteri e droni, erano entrate in tutte le aree della città, nel campo profughi e nelle zone circostanti. L’operazione ha causato la distruzione di diverse infrastrutture ed edifici, l’uccisione di 21 palestinesi e il ferimento di almeno 130, secondo il ministero della Salute palestinese.
Le operazioni militari dell’esercito israeliano sono ancora in corso in altre città della Cisgiordania, tra cui Nablus, nel campo profughi di Balata, a Betlemme, a Hebron e a Ramallah. Venerdì l’esercito israeliano ha ritirato i propri soldati anche da Tulkarem, nell’ovest della Cisgiordania e vicino al confine con Israele, ma ha fatto capire di considerare l’operazione ancora in corso: «Le forze israeliane stanno continuando ad agire per raggiungere gli obiettivi dell’operazione antiterrorismo».
FONTE E ARTICOLO COMPLETO: https://www.ilpost.it/2024/09/06/esercito-israeliano-abbandono-jenin-cisgiordania/
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