Nel 2014 (con il minting di “Quantum” il primo NFT della storia, dell'artista digitale Kevin McCoy) nascevano gli NFTs, cosiddetti token non fungibili, che avrebbero rivoluzionato il modo di scambiare l'arte digitale e non solo. Il culmine economico si raggiungeva nel marzo 2021; solo 2 anni dopo, nell'aprile 2023, se ne registrava un calo del 90%, mettendo in evidenza la volatilità e le sfide associate a questo nuovo settore. Una debacle o, forse, la possibile rinascita secondo nuove etiche, nuovi principi, nuove sfide tutte da disegnare.
WHAT THE PUNK! Nel giugno 2017, i programmatori Matt Hall e John Watkinson, fondatori di LarvaLabs, creano 10.000 avatar digitali unici chiamati Cryptopunks in un seminterrato di Brooklyn. Gli avatars sono stati generati casualmente con l'aiuto di un algoritmo e distribuiti gratuitamente sulla blockchain come NFTs. Qualche tempo prima, a Los Angeles, ROBNESS, un giovane attivista, scopre Bitcoin e inizia ad utilizzare questa nuova tecnologia per creare CryptoArt come forma di protesta verso il sistema finanziario tradizionale. Le loro storie si scontrano quando ROBNESS vedendo la speculazione entrare anche nel mondo degli NFTs decide di acquistare un CryptoPunk (in quel momento uno degli NFTs che davano piu’ status ai proprietari) e distruggerlo lanciando un segnale specialmente agli speculatori che nel frattempo avevano iniziato ad interessarsi a questo nuovo mercato. Le loro storie di ricongiungono quando sia Matt e John che ROBNESS ricevono l’interesse del Museo Pompidou di Parigi e le loro opere vengono collezionate ed esibite una accanto all’ altra. È nato un nuovo mondo digitale e le loro vite ne sono state profondamente cambiate. Attraverso questi personaggi e il loro straordinario viaggio romantico, “What The Punk!” racconta la storia di una delle più grandi controculture del 21° secolo, rapidamente infiltrata da speculatori e influencers. Disponibile al seguente link: https://www.arte.tv/en/videos/
Per gli artisti, gli NFTs offrono un nuovo modo per monetizzare e proteggere le opere digitali, permettendo di mantenere il controllo sulla distribuzione e sulla proprietà delle loro creazioni. Per i collezionisti, rappresentano una nuova forma di collezionismo, dove l'unicità e la tracciabilità degli asset digitali aggiungono valore e autenticità alle opere acquisite e dove “I collezionisti si trasformano in brands con il rischio che diventino piu’ importanti degli artisti stessi” spiega TokenAngels. Per il mercato dell'arte, gli NFTs hanno trasformato le dinamiche di vendita e proprietà , ampliando l'accesso alle opere in un mercato globale aperto 24/7/365.
Solo il tempo - forse - darà risposte e imbriglierà queste discussioni in categorie, etichette e correnti incasellate in maglie storiche e storicizzate dalla critica d'arte postuma, per ora: What the Punk!
“What the Punk!" e’ disponibile su ARTE TV e sul sito ufficiale WhatThePunk.xyz, è scritto da Hervé Martin Delpierre e Marc Lustigman, diretto da Hervé Martin Delpierre, prodotto da Marc Lustigman, Noam Roubah, produttori associati TokenAngels e ARTE.
Ufficio Stampa HF4
Marta Volterra
Valentina Pettinelli
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