Dopo l’endorsement di Robert Kennedy Jr, l’ex presidente Donald J. Trump ha messo a segno un altro colpo in ottica elettorale aggiudicandosi l’endorsement dell’ex deputata democratica Tulsi Gabbard durante l’incontro annuale dell’Associazione della Guardia Nazionale in Michigan. Gabbard, una veterana della Guardia Nazionale che ha prestato servizio in due missioni in Medio Oriente, ha dato l’annuncio in una data significativa e simbolica: il terzo anniversario dell’attentato suicida all’aeroporto principale di Kabul, in Afghanistan, che ha ucciso 13 membri delle forze armate statunitensi e più di 150 afghani. “Questa amministrazione ci sta portando verso guerre su più fronti e regioni del mondo, e più vicini al rischio di una guerra nucleare di quanto non lo siamo mai stati prima”, ha dichiarato Gabbard. “Questo è uno dei principali motivi per cui sono determinata a fare tutto il possibile per riportare il presidente Trump alla Casa Bianca”.
Gabbard ha affermato che Trump “comprende la grave responsabilità che un presidente e comandante in capo ha per ciascuna delle nostre vite, che tu sia un soldato, un aviere, un marinaio dei Marines, lui ci tiene nel suo cuore, nelle decisioni che prende”, ha affermato Gabbard. “Lo abbiamo visto durante il suo primo mandato alla presidenza, quando non solo non ha iniziato nuove guerre, ma ha anche preso misure verso la de-escalation e al fine di prevenire le guerre. Ha esercitato il coraggio che ci aspettiamo dal nostro comandante in capo nell’esaurire tutte le misure della diplomazia, avendo il coraggio di incontrare avversari, dittatori, alleati e partner allo stesso modo nel perseguimento della pace, vedendo la guerra come ultima risorsa”.
L’affondo di Trump nel Michigan
Trump ha elogiato il servizio militare di Tulsi Gabbard durante il suo intervento all’incontro annuale della Guardia Nazionale, mettendo in evidenza il suo grado di tenente colonnello dell’Esercito e le sue numerose missioni all’estero “Ogni volta che si è candidata, ha fatto un buon lavoro. Ha ottenuto buoni risultati. Poi ha deciso di lasciare, non ce la faceva più. Ma è davvero speciale,” ha affermato Trump. “E non lo sapevo, ma è un tenente colonnello. L’ho appena scoperto. Ho detto, ‘inseritelo nel discorso. Dovete inserirlo’. È meglio di tutte le altre cose che ho letto”.
Durante il meeting della Guardia nazionale in Michigan, Trump ha sfruttato l’anniversario del ritiro dall’Afghanistan per criticare duramente l’amministrazione Biden, attribuendo la responsabilità del ritiro “catastrofico” direttamente a Biden e alla vicepresidente Kamala Harris. Secondo Trump, il fallimento in Afghanistan non è solo una questione di gestione militare, ma ha avuto ripercussioni globali, minando la credibilità degli Stati Uniti agli occhi del mondo.
Chi è Tulsi Gabbard
Tulsi Gabbard, tenente colonnello dell’esercito degli Stati Uniti ed ex membro della Camera dei Rappresentanti per quattro mandati (dal 2012 al 2021), è nata a Leloaloa, nelle Samoa Americane, e cresciuta alle Hawaii. Ha 43 anni ed è stata una delle poche donne veterane a ricoprire un ruolo così importante nel Congresso degli Stati Uniti. Nel 2020 ha partecipato alle primarie presidenziali per il Partito Democratico, ma ha successivamente lasciato il partito nel 2021 a causa delle sue posizioni fortemente anti-interventiste in politica estera, che spesso la mettevano in contrasto con la linea ufficiale del partito.
Come nel caso di Robert Kennedy Jr., con l’appoggio di Gabbard Trump pesca nel mondo del cosiddetto “dissenso”, rivolgendosi agli elettori democratici delusi da ciò che è diventato il Partito democratico, completamente appiattito sulle posizioni dell’interventismo liberale. Recentemente, come raccontato da InsideOver, l’ex deputata è stata oggetto di un programma di sorveglianza da parte del Governo federale che ha destato molte polemiche e scalpore.
Il duro scontro con Kamala Harris nel 2019
Durante le primarie democratiche del 2019, Gabbard ebbe un duro scontro con Kamala Harris. In quel dibattito, Gabbard mise in dubbio il curriculum della vicepresidente in qualità di procuratore generale della California. “Harris afferma di essere orgogliosa del suo curriculum come procuratrice e che diventerà presidente della procura, ma io sono profondamente preoccupata per questo curriculum”, ha affermato Gabbard durante il dibattito del 31 luglio 2019, tenutosi a Detroit.” Ci sono troppi esempi da citare, ma ha messo in prigione più di 1.500 persone per violazioni relative alla marijuana e poi ne ha riso quando le è stato chiesto se avesse mai fumato marijuana”. Ora l’ex deputata delle Hawaii aiuterà Trump nella sua campagna elettorale proprio contro Harris, e potrebbe avere più di una carta da giocare contro l’ex compagna di partito, di cui conosce bene i punti di forza e ma soprattutto le debolezze, proprio come quella “macchia” nel curriculum evidenziata nel dibattito del 2019.
Lo scenario
J.D. Vance, Tulsi Gabbard, Robert Kennedy Jr: Trump ha deciso di circondarsi di figure che si oppongono alle “guerre senza fine” degli Stati Uniti, smarcandosi dal classico schema “destra/sinistra” e cercando di andare oltre il classico elettorato conservatore, pescando anche nel mondo “anti-sistema” e nei democratici delusi. Ciò non significa che, qualora vincesse, Trump sarà un presidente “isolazionista”, perché una superpotenza come quella americana non si può isolare dal mondo. Possiamo presupporre, tuttavia, che un’amministrazione americana con queste figure chiave potrebbe fare pressioni affinché Kiev raggiunga rapidamente a un accordo negoziale con la Russia, mentre è difficile credere che possano esserci svolte significative nell’ambito del conflitto a Gaza. Certo è che, almeno sul piano comunicativo, c’è un abisso rispetto alla promessa sinistra di Kamala Harris di fare “in modo che l’America abbia sempre la forza di combattimento più forte e letale del mondo” qualora diventasse comandante in capo.
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