Al di là dei tecnicismi del caso, bisognerebbe contestualizzare la vicenda all'interno della storia recente e contemporanea della Sardegna e del popolo sardo. Difatti, l'Isola non è meramente sottoposta ad un 'attacco eolico', la Sardegna è costantemente e interamente sotto attacco: politico, geopolitico, economico, socio-culturale e così via.
La Sardegna è stata ed ancora oggi è considerata mera "terra di conquista" coloniale o neo-coloniale da parte di Stati, organizzazioni e poteri "continentali" di vario genere(2). La "questione sarda" è minimizzata, l'identità sarda cancellata o ridotta a mero folklore, la terra sarda usata come "spazzatura" e "laboratorio" da parte di Stato e apparati italiani, NATO e potenti gruppi di potere/oligarchie varie, le istanze e i diritti dei cittadini sardi son considerati di serie B e così via.
Il 'divide et impera' regge e consolida l'oppressione, visibile o meno, che vive l'Isola: qualcuno diceva che i sardi sarebbero 'pocos, locos y mal unidos' e di certo una presa di consapevolezza e un'unità di intenti del popolo e dei cittadini darebbe assai fastidio ai progetti di sfruttamento e controllo attuati dai "meres coloniales" di ieri e di oggi(3).
La storia recente e contemporanea della Terra Sarda è una storia fatta spesso di sfruttamento, ingiustizia e ancora oppressione e sta ora al popolo e ai cittadini sardi risvegliare l'anelito alla libertà e alla giustizia per una nuova Sardegna di valore, fiera e che sappia valorizzare le proprie istanze e la propria storia contro i progetti di sfruttamento di ieri come di oggi.
NOTE
(1) https://www.informazioneconsapevole.com/2024/08/liniziativa-popolare-pratobello-24.html
(2) https://www.informazioneconsapevole.com/2021/12/sardegna-una-delle-piu-vecchie.html
(3) https://www.informazioneconsapevole.com/2024/04/sa-die-de-sa-sardigna-un-giorno-di.html
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