Nel 2020, l’Armée de l’air francese ha adottato un nuovo nome, diventando “Armée de l’air et de l’espace”. Questa modifica non è solo simbolica, ma riflette un cambiamento fondamentale nella percezione e nell’approccio della Francia verso l’uso strategico dello spazio. Ma perché associare aria e spazio, e qual è la necessità strategica dietro questo cambiamento?
Lo spazio: un nuovo campo di competizione
L’evoluzione del nome dell’Armée de l’air sottolinea il riconoscimento del fatto che lo spazio exo-atmosferico è diventato un dominio di competizione, e persino di potenziale confronto, tra le grandi potenze. Per la Francia, la necessità di questa trasformazione è chiara: sorvegliare lo spazio, garantire la sicurezza dei propri satelliti, identificare eventuali minacce e proteggersi da esse. La dimensione spaziale, quindi, si inserisce chiaramente anche in un contesto europeo. A tal fine, la Francia ha deciso di affidare all’Armée de l’air questa missione di “sovranità spaziale”, in stretta collaborazione con il Centre national d’études spatiales (CNES). Sebbene questa collaborazione esista da molti anni, oggi essa si concretizza in una vera e propria politica spaziale nazionale.
Il Comando dello Spazio: una struttura interforze
Per gestire questa nuova dimensione strategica, la Francia si è dotata di un Comando dello Spazio (Commandement de l’espace – CDE) nel 2019. Questo organo interforze opera sotto la guida del Capo di Stato Maggiore delle Forze Armate, fornendo consulenza e attuando la politica spaziale militare a favore di tutte le forze armate. Sebbene sia posto sotto l’autorità del Capo di Stato Maggiore dell’Armée de l’air et de l’espace per quanto riguarda organizzazione, funzionamento e formazione, il CDE funge da collegamento cruciale tra le diverse armi (aria, mare, terra), garantendo una coerenza strategica nello spazio.
Una strategia spaziale francese distintiva?
Il modello spaziale militare francese ha fatto scuola anche in altri Paesi europei, come la Germania. La Francia ha riconosciuto da lungo tempo l’importanza dello spazio nella dimensione militare, dotandosi già dagli anni 2000 di un sistema unico in Europa per la sorveglianza dello spazio (GRAVES), capace di monitorare autonomamente l’evoluzione della situazione spaziale, compresi i satelliti militari delle altre potenze. Questa capacità di sorveglianza e autonomia è un elemento distintivo della strategia spaziale francese, che non si limita a utilizzare i lanciatori esistenti, ma sviluppa anche tecnologie specifiche per la difesa.
L’importanza dei satelliti nella dottrina militare
I satelliti svolgono un ruolo centrale nella dottrina francese per l’uso delle forze. Come dimostrato nel conflitto in Ucraina, l’uso di satelliti di comunicazione sicuri è essenziale per l’integrazione degli attori operativi nel ciclo di comando, controllo ed esecuzione. La capacità di fornire comunicazioni resilienti è cruciale per le forze armate e, più in generale, per la resilienza nazionale. I satelliti per il rilevamento e l’intelligence, che spaziano dall’osservazione ottica all’analisi radar e dei segnali elettromagnetici, supportano direttamente le agenzie di intelligence e le forze armate.
La sfida dell’autonomia strategica europea
La questione dell’autonomia strategica è cruciale. Nonostante i continui appelli per una difesa europea unificata, molti Paesi continuano ad acquistare equipaggiamenti dagli Stati Uniti per conformarsi agli standard NATO, limitando così la costruzione di una politica europea comune. L’accesso indipendente allo spazio è un elemento essenziale per rafforzare la posizione dell’Europa in un mondo caratterizzato dalla crescente competizione spaziale, evidenziata dagli investimenti della Cina e dell’India.
Lezioni dalla guerra in Ucraina
Il conflitto in Ucraina ha fornito insegnamenti preziosi sull’uso delle capacità spaziali. L’attacco ai sistemi di comunicazione satellitare dell’Ucraina da parte della Russia, all’inizio del conflitto, ha evidenziato l’importanza di avere reti di comunicazione resilienti. Solo grazie alla collaborazione con Starlink, l’Ucraina è riuscita a ripristinare rapidamente le sue capacità di comunicazione. Questo dimostra la necessità di sistemi di comunicazione spaziale sicuri e ridondanti, capaci di resistere a attacchi cyber ed elettromagnetici.
Conclusione: un futuro europeo nello spazio
L’Europa possiede il talento e le competenze necessarie per sviluppare un’ambizione spaziale che garantisca una reale autonomia strategica. Gli ingenti investimenti delle grandi potenze nello spazio devono spingere l’Europa a continuare sulla strada tracciata dai pionieri del successo spaziale europeo. L’Europa è a un bivio della sua avventura spaziale: il futuro sarà definito dalla sua capacità di affrontare le sfide spaziali e di dimostrare una coesione strategica tra i suoi membri. Come affermato da alcuni convinti europeisti: “L’Europa del XXI secolo sarà spaziale o non sarà.”
FONTE: https://it.insideover.com/difesa/la-francia-si-prepara-alle-guerre-stellari.html
Commenti
Posta un commento
Partecipa alla discussione