La Guardia costiera di Pechino ha pubblicato sui suoi social le immagini che ritraggono un vascello delle Filippine durante l’urto di un’imbarcazione del gigante asiatico. L’azione è stata definita “deliberata” dal momento che sarebbe avvenuta dopo i ripetuti avvertimenti, rimasti inascoltati, ad allontanarsi dall’area.
I dettagli in merito all’accaduto
L’incidente si è verificato alle 3:24 (ora locale) di questa mattina nelle vicinanze della secca disabitata di Sabina Shoalm, situata nell’arcipelago Spratly, isole nel Mar Cinese Meridionale contese tra le due nazioni, ma anche da Taiwan e dal Vietnam.
La versione cinese degli eventi
Il Paese di Xi Jinping, per bocca dell’addetto stampa dell’autorità marittima Gan Yu, ha sottolineato che la controparte ha causato nuovamente problemi nell’area, “violando gli accordi bilaterali in vigore”.
La ricostruzione dei fatti delle Filippine
Manila ha denunciato i danni strutturali, subiti da due mezzi della propria Marina, in seguito alle collisioni causate da”, si legge in una nota della National Task Force, “manovre illecite e aggressive” avvenute poco prima dell’alba. Jonathan Malaya, vicedirettore del Consiglio per la sicurezza nazionale, ha specificato che l’avversario ha procurato un foro di 13 centimetri alla BRP Cape Engano, mentre la BRP Bagacay, interessata due volte dall’azione ostile, ha subito un lieve guasto. L’equipaggio è rimasto comunque illeso e ha continuato regolarmente la propria missione.
I timori
Non sono rari incidenti simili, dal momento che la superpotenza nucleare ritiene che la propria giurisdizione si estenda, nonostante la contrarietà dei suoi vicini, a buona parte di quel quadrante marittimo. Vi è il timore inoltre che desideri costruire, in quelle acque ad appena 140 chilometri dall’area insulare filippina di Palawan, una nuovo atollo artificiale per consolidare la propria influenza. I crescenti attriti sono dovuti anche all’alleanza sempre più forte tra il governo di Ferdinand Marcos Junior e quello americano.
I rapporti tra gli Usa e le Filippine
Entrambi sono legati, in base a un trattato stipulato nel 1951, da un patto di mutua difesa. Joe Biden ha stanziato recentemente più di 100 milioni di dollari per migliorare le infrastrutture militari presenti in loco e soprattutto per disinnescare quella che viene definita una “potenziale minaccia” proveniente dalla Repubblica Popolare. Il rafforzamento della partnership è avvenuto in concomitanza con lo sviluppo di una sorta di “Nato asiatica” composta da Australia, Regno Unito e Stati Uniti (Aukus). L’alleanza si pone lo scopo di contenere l’espansione della Cina che, insieme alla Russia, viene dipinta in Occidente come la principale nemica da abbattere.
FONTE: https://www.byoblu.com/2024/08/19/filippine-cina-lo-scontro-navale-che-impaurisce-lasia/
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