Cybercrime, la guerra silenziosa: Italia primo bersaglio Ue, Ucraina la più attaccata al mondo

ago 15, 2024 0 comments


Di Gianluca Zanella

L’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) ha da poco pubblicato sui propri canali il report mensile Operational Summary, Giugno 2024, realizzato dal Computer Security Incident Response Team (CSIRT Italia), organo dell’ACN. Un documento prezioso che elenca i dati salienti sull’analisi e l’andamento delle minacce di ambito cyber, concentrandosi sui settori maggiormente colpiti e sulle minacce più diffuse. Per il mese di giugno si registra una buona notizia: gli eventi cyber individuati sono stati 168, in diminuzione del 41% rispetto a maggio. Di questi, 117 hanno avuto un impatto su soggetti nazionali, di cui 62 rientranti nel perimetro di sicurezza delineato dalla normativa NIS, mentre gli altri soggetti coinvolti sono stati singoli cittadini o società private non rientranti in settori critici. Di questi 168 eventi, 46 sono stati classificati come incidenti, in aumento del 2% rispetto a maggio.

Tra i settori maggiormente colpiti – in linea con i report precedenti – la Pubblica amministrazione centrale, il settore delle telecomunicazioni e quello dei trasporti. A seguire altri settori tra cui quello energetico, quello dell’aerospazio, la pubblica amministrazione locale.

Tra le tipologie di attacco, rispetto al mese di maggio di registra un lieve calo, ma comunque l’attenzione resta massima. Il primo – e peraltro in aumento – è l’attacco DDos (Distributed Denial Of Service), ovvero il sovraccarico di traffico mirato a bloccare uno o più server. Phishing e Ransomware restano ancora le minacce più diffuse, ma il campionario di crimini informatici è ampio. Inoltre, nonostante il calo, l’Italia è il quarto paese al mondo per numero di rivendicazioni ransomware e il primo in Europa (14). Una crescita di cinque posizioni a livello mondiale e di tre a livello europeo rispetto al mese precedente.

Sul podio gli Stati Uniti, con 161 rivendicazioni, seguiti da Canada (21), Regno Unito (17) e, dopo noi, Germania (12) e Francia (8). I gruppi criminali più attivi sono stati RansomHub e Eldorado, seguiti da Cactus, SenSayQ, Cicada3301, SpaceBears, Akira, Everest, Monti. Per quanto riguarda le rivendicazioni di attacchi DDoS (12), i gruppi più attivi sono stati NoName057 e CyberArmyofRussia_Reborn. Nella classifica, in questo caso, siamo sedicesimi al mondo e al decimo posto in Europa. Nel complesso, il Paese più colpito è l’Ucraina, con 238 rivendicazioni, seguita da Romania (123), Stati Uniti (50).

Uno scenario generalizzato di guerra cibernetica silenziosa, ma non per questo meno impattante, soprattutto se si riflette sul grado di digitalizzazione raggiunto in ogni settore della nostra società. Un pericolo potenziale non tanto per i nostri dispositivi elettronici, ma per il nostro stile di vita per come ormai siamo abituati e a cui difficilmente saremmo disposti a rinunciare. Ragionando su questo dovremmo comprendere quanto sia importante, allora, agire presto sulla creazione di una cultura digitale il più diffusa possibile.

FONTE: https://it.insideover.com/tecnologia/cybercrime-la-guerra-silenziosa-italia-primo-bersaglio-ue-ucraina-la-piu-attaccata-al-mondo.html

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