Caos in the U.K.

ago 11, 2024 0 comments


Di Andrea Zhok

Quello che sta accadendo in Inghilterra è l’ennesimo campanello d’allarme – che, temo, rimarrà inascoltato – intorno al carattere strutturalmente fallimentare del modello liberal-globalista, dominante negli ultimi quattro decenni.

I fatti che si riescono con qualche fatica a ricostruire sono i seguenti. Una settimana fa a Southport, Merseyside, durante una festa rivolta ai bambini, Axel Rudakubana, un ragazzo diciassettenne, nato a Cardiff da genitori ruandesi, ha attaccato gli astanti a colpi di coltello, uccidendo tre bambine (6, 7 e 9 anni). Altre 9 persone, tra cui due adulti, sono state ferite; sei sono in gravi condizioni.

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Sulla scorta della tragedia, immediatamente, parti della popolazione locale sono insorte prendendo di mira “gli immigrati”, categoria abbastanza indeterminata da finire per estendersi a tutti i soggetti in qualche modo identificabili come “etnicamente eccentrici”, inclusi anche gli islamici.

Questi ultimi hanno messo a loro volta in moto pattuglie di difesa, che hanno iniziato a prendere di mira negozi, pub e “inglesi bianchi”.

In brevissimo tempo gli scontri si sono propagati ad altre aree del paese: Manchester, London, Sunderland, Hartlepool, Aldershot, Belfast, ecc.

Ciò che si evince, con una certa angoscia, dai filmati, è che gli scontri hanno preso una piega schiettamente etnico-razziale, in cui per essere aggrediti da una di queste bande contrapposte basta essere “del colore sbagliato”.

La reazione del governo è stata caratteristica: si sono accusati dei disordini i soliti “gruppi di estrema destra” e le “fake news”, come se questa – quand’anche vera – fosse una spiegazione.

Il problema, ovviamente, è che, come sempre accade in queste situazioni, l’evento scatenante è sempre solo un’occasione, una scintilla occasionale, la cui eventuale irrazionalità non rappresenta un semplice “errore”.

Le autorità, ad esempio, hanno puntato il dito su alcune fake news che dipingevano l’omicida come islamico, mentre la famiglia non lo sarebbe. Ma è ovvio che l’eventuale notizia falsa ha potuto fare da accelerante solo perché una fiamma covava da tempo. (Va da sé, che anche se la famiglia fosse stata davvero di origine islamica, questo, razionalmente parlando, non avrebbe significato nulla, ma chiaramente la questione qui non ha più a che fare con imputazioni che potrebbero reggere in un tribunale: qui il fenomeno è sociale e acefalo).

Sul tema delle fake news va anche notato che una delle ragioni per cui esse attecchiscono così facilmente è l’inaffidabilità sistematica delle news ufficiali.

FONTE E ARTICOLO COMPLETO: https://www.lafionda.org/2024/08/06/caos-in-the-u-k/

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