Le vibrazioni dei suoni e dei colori parlano alle dinamiche più profonde di noi, raggiungono anche le nostre cellule, persino le staminali. E, cosa importante, anche le staminali pluripotenti, ovvero staminali embrionali residenti nei tessuti dell’adulto che permettono, se stimolate, di riparare e riprogrammare tessuti o organi danneggiati da malattie. Sono staminali dormienti che aspettano un segnale per riattivarsi.
Delle importanti ricadute delle vibrazioni, soprattutto musicali, sulle cellule staminali si sta occupando da anni il professor Carlo Ventura, CNR Bologna e Ordinario di Biologia Molecolare della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Bologna, autore di molte pubblicazioni su importanti riviste internazionali di biologia cellulare molecolare.
Il suo è un filone importantissimo di ricerca che apre una nuova visione della terapia medica che diventa capace di rigenerare senza bisogno di interventi chimici o trapianti cellulari. È un rivoluzionario concetto di medicina che si basa sul suono, sul colore, sul movimento che da sempre sono gli strumenti della nostra espressione artistica in grado di potenziare le nostre intrinseche capacità di autoguarigione. L’arte, infatti, è in grado di influenzare le dinamiche più profonde della nostra biologia e questo alcune culture dell’antichità l’avevano già compreso, ad esempio Pitagora parlava di melodie diatoniche, cromatiche ed enarmoniche utili a guarire il corpo e la mente, ma soprattutto nelle antiche tradizioni spirituali si può riscontrare una comune identificazione nella vibrazione sonora come origine di ogni cosa e, in particolare, si attribuisce al suono, come Parola, il potere di creare.
Ascoltare il professor Ventura parlare è affascinante. Si apprende che le cellule del corpo oscillano di continuo producendo segnali meccanici, sonori, elettrici e luminosi. Allo stesso tempo, sono anche in grado di sentire questi segnali, come una sorta di codice capace di cambiare il loro destino. “Questo significa che possiamo convogliare vibrazioni meccaniche e luce in modo da attivare le staminali in ogni tessuto del corpo stimolando il nostro potenziale di autoguarigione”, ha dichiarato Ventura in una conferenza che ho avuto il piacere di seguire. Il ricercatore ha spiegato che le nostre cellule hanno tutte un’intelligenza che esprimono con le loro frequenze andando a comporre una partitura armonica e raffinata e generando energie fisiche come le radiazioni elettromagnetiche, le vibrazioni meccaniche e i campi elettromagnetici. “Questo vuol dire anche che si può riuscire a parlare alle nostre cellule, incluse quelle staminali, per renderle più efficaci e capaci di rigenerarsi” – ha sottolineato – “ è un nuovo paradigma in medicina rigenerativa basato sull’utilizzo delle caratteristiche diffusive delle energie fisiche per raggiungere e riprogrammare le cellule staminali dove queste già si trovano in ogni tessuto promuovendo meccanismi di autoguarigione senza la necessità di trapianto di cellule o tessuti”.
Nella convinzione che luce, suoni e colori sono in grado di parlare alla nostra biologia e di influenzarla, nel 2010 Ventura ha fondato il VID art/science, un movimento internazionale che mira promuovere un approccio interdisciplinare tra scienziati e artisti.
Nel VIDEO che segue si può apprezzare il suo intervento all’evento TEDx Torino, appuntamento del 2019 dedicato ai traguardi della scienza e della tecnica raggiunti dall’homo sapiens 500 anni dopo la scomparsa di Leonardo Da Vinci, pittore, scultore, matematico, architetto, filosofo e inventore.
Il contributo del Prof Carlo Ventura dura circa nove minuti e merita seguirlo fino alla fine. Ascoltando questo straordinario esploratore ai confini tra arte e scienza l’auspicio è che, in un giorno non troppo lontano, sia possibile superare la separazione tra cultura scientifica e cultura umanistica e che competenze diverse possano davvero finalmente unirsi per raggiungere nuove frontiere di conoscenza dando vita a processi di cura efficaci e accessibili e ad aumentate capacità di serenità e benessere per tutti i popoli.
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