Di Mario Guerrini
Oltre l'eolico. Gli altri problemi. Della Sardegna. Finalmente trovano risalto, almeno stamane, nell'Unione Sarda. Che, almeno per una volta, ha abbandonato il credo ossessivo del martellamento sulle pale. Dando il titolo principale, in prima, allo stato comatoso del sistema salute. Dopo che per lunghissimi mesi, in un gioco politico strumentale, le altre grandi emergenze dell'Isola sono apparse eventi sfocati. A cominciare appunto dalla Sanità, che ho definito mille volte, con voce solitaria, "la madre di tutte le battaglie".
Nell'interesse degli stessi operatori sanitari, dei sardi e della Sardegna. E finalmente il quotidiano si ricorda oggi che c'è il collasso del sistema salute e (mentre siamo a fine luglio) la terrificante piaga degli incendi. Un forestale, Franco Casula, sorpreso stremato ed esausto per la fatica contro il fuoco, al cronista ha lanciato un appello: più uomini per la lotta contro il nemico mortale del fuoco. Come ho ripetutamente invocato nelle scorse settimane con il Mio Osservatorio. Ricordando il grande esodo in pensione di centinaia di forestali. La cui età media è comunque altissima. E solo in pochi sono per questo giustamente abilitati a combattere contro l'immane flagello. L'Isola non ha una sola emergenza (eolico). Ha anche altri problemi sociali. Devastanti. Che i cittadini di questa terra soffrono quotidianamente sulla loro pelle. Ma relegati in seconda e terza battuta. Per la crociata, evidentemente imposta, come in un delirio, contro le nefaste pale eoliche. A dispetto di una popolazione assediata, purtroppo, anche da altre gravissime emergenze.
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