'Pamela', la nascita del gruppo & il PUNK: intervista ai POLO TERRITORIALE

giu 20, 2024 0 comments


I Polo Territoriale sono un gruppo bresciano formatosi nel 2019, nato per un 'contatto casuale' fra aspiranti musicisti tra le mura del Liceo Classico  Arnaldo. La band si sta facendo notare per il suo stile e sound
 particolare, un riuscito mix tra sonorità pop-punk, punk-rock e influssi alternative rock.

Dal 31 maggio 2024 è in rotazione radiofonica il loro primo singolo, “Pamela, già disponibile dal 17 maggio su tutte le piattaforme di streaming digitale dal 17 maggio con il sostegno del MiC e di SIAE, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”.


"Pamela" è il vostro nuovo singolo. Parlateci di esso 

Pamela è un pezzo semplice e diretto, senza troppi sfarfallii, che richiama il giorno in cui in stazione, più o meno cinque anni fa, conobbi una ragazza dai capelli rossi.

Un pomeriggio per qualche assurdo motivo finimmo a fumare assieme, e quei 10 minuti trascorsi con lei mi ispirarono nella stesura del testo.

Com'è nato il "Polo Territoriale" e qual è la motivazione e/o l'ispirazione che vi ha spinto a suonare?

È nato per la casuale collisione fra quattro adolescenti del liceo con delle storie da raccontare, storie che, cariche delle nostre esperienze, continuano dopo 5 anni a motivarci a dare il massimo! 

Quali sono i gruppi, specialmente pop-punk, alt rock e punk-rock, a cui vi ispirate e a cui siete più legati, sia italiani che internazionali?

Tutto il filone italiano del punk classico, dai Pornoriviste ai Punkreas, e band come Verdena, Jawbreaker, CCCP, che hanno rivoluzionato la concezione di rock tramite nuove sonorità e tematiche.

Nei vostri testi trattate di disagio sociale, dipendenze, apatia e indifferenza. Parlateci dei vostri contenuti e del messaggio che volete mandare 

Spesso i nostri brani si presentano con un tono autocritico, distruttivo, celebrativo di uno stile di vita poco sano e funzionale. Questo però non vuole incitare a perseguire tale strada, ma intende sottolinearne gli aspetti più  drammatici in maniera talvolta ironica. Sono istanti vomitati su carta, proiezione dei nostri impulsi e delle nostre riflessioni.

Recentemente il punk sta tornando parzialmente in auge anche in Italia, sia nel mainstream con il pop-punk dei primi 2000's (reunion Finley, Bambole di Pezza e Lost) e le nuove leve(Naska, La Sad etc), sia con il punk-rock più classico(Sindrome Peter Punk, Punkreas ecc). 

Ritenete che ci sarà un vero e proprio revival negli anni a venire?

Lo speriamo vivamente! Il punk è un genere stupendo ed enormemente versatile, sicuramente un ottimo portavoce dei disagi delle nuove generazioni.

A proposito, cosa significa per voi suonare punk e alt rock nel 2024? 

Ci piace pensare che sia un tramite fra più generazioni, un linguaggio comune che in ogni sua sfaccettatura è in grado di fomentare ed emozionare chiunque decida di approfondirlo

Qualche progetto per il futuro? 

Un singolo in uscita a fine estate e finalmente il primo LP! siamo davvero gasati!

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