L’ottantunesima edizione del Gran Premio di Monaco, la settantesima valida per la Formula 1, è l’ottava gara della stagione 2024, la seconda consecutiva – dopo Imola – in Europa.
Lungo 3337 metri, con 19 curve e una sola zona DRS (sul rettilineo principale), il circuito del Principato è ancora oggi il cittadino più famoso del Mondo; fondamentale, per le vetture, è avere un avantreno preciso, la massima direzionalità e un’ottima trazione, in uscita dalle tante curve lente.
Proprio per questo e visto l’asfalto poco abrasivo, la Pirelli ha scelto le mescole più morbide della gamma: le C5 (Soft), le C4 (Medium) e le C3 (Hard).
Le prove libere
I tre giorni a Monaco si aprono venerdì, con le prove libere: il migliore delle FP1 è Lewis Hamilton, sulla Mercedes, in 1’12”169 (Soft).
Dell’idolo di casa Charles Leclerc, invece, è la prestazione più rapida, nelle FP2 del pomeriggio: il pilota della Ferrari ritocca il primato di Hamilton, abbassandolo sino all’1’11”278 (Soft) e si ripete poi anche sabato, nelle FP3, con il riferimento di 1’11”369.
Le qualifiche
A Monaco, più che altrove, le qualifiche sono nevralgiche: il traffico, l’angustia del tracciato, l’impossibilità di sbagliare, sono tutte variabili che rendono il giro secco la prima, vera, parte della gara in sé.
La Q1 vede il primato di George Russell, in 1’11”492 (Soft), ma anche la clamorosa eliminazione di Fernando Alonso (sedicesimo, con l’Aston Martin) e Sergio Perez, addirittura terzultimo con la Red Bull.
La McLaren di Lando Norris è invece la vettura migliore della Q2, col numero 4 che scende sotto al minuto e 11”, precisamente fermando il cronometro sull’1’10”732 (Soft).
Le gomme più morbide, appunto le Soft, sono anche quelle predilette per l’attacco alla pole position: nella decisiva Q3, emerge prepotentemente Leclerc.
Il monegasco conquista il primato provvisorio nel run iniziale, già in 1’10”418; rimasto del margine, Leclerc si migliora nel secondo tentativo – soprattutto grazie al primo settore – e sugella il suo sabato conquistando la pole position, in 1’10”270.
Alle sue spalle, Oscar Piastri, Carlos Sainz, Lando Norris e George Russell; soltanto sesto Max Verstappen.
Nel suo ultimo giro, l’olandese ha commesso un errore, pizzicando le barriere in curva 1, la Sainte-Dévote e dovendosi accontentare della terza fila.
Al termine delle prove ufficiali, le due Haas di Nico Hulkenberg (dodicesimo) e Kevin Magnussen (quindicesimo) sono squalificate, per la difformità dell’ala mobile – quando attivata – alle misure imposte dal regolamento tecnico; entrambi i piloti sono retrocessi in fondo allo schieramento.
La gara
Per affrontare lo stint iniziale, la scelta degli pneumatici è ripartita tra le Medium e le Hard.
Allo spegnimento dei semafori Leclerc mantiene la testa, mentre Sainz parrebbe insidiare Piastri all’interno. In uscita dalla prima frenata, però, l’australiano sfiora con la sua posteriore interna, l’anteriore sinistra della Ferrari che perderà pressione, costringendo lo spagnolo a fermarsi all’esterno del Casino.
Nelle retrovie, lungo Beau Rivage – prima del Massenet – Magnussen tocca Perez, spedendolo contro le protezioni; nell’incidente resta coinvolto pure Hulkenberg.
Un altro contatto, nella curva del Portier, vede protagonista le due Alpine di Pierre Gasly e Esteban Ocon (che dovrà ritirarsi).
La pista cosparsa di detriti e le barriere lesionate costringono la Direzione Gara a esporre la bandiera rossa, sospendendo la competizione.
Sainz, intanto, è riuscito a riprendere la pista, riottenendo la terza piazza della griglia.
Dopo un’interruzione di circa cinquanta minuti, i sedici piloti rimasti si schierano per la seconda partenza (da fermi) di giornata: tutti ne hanno approfittato per cambiare le gomme, rispettando così l’obbligo di sosta.
Al nuovo spegnimento dei semafori Leclerc, come gli altri al vertice, conservano le rispettive posizioni.
Senza grandi possibilità di sorpasso, il Gran Premio si delinea subito come una corsa di gestione e di regolarità, con tempi sul giro che nelle fasi iniziali sono oltre dieci secondi più lenti rispetto a quelli siglati nelle qualifiche.
Si formano dunque due coppie al comando, quella con Leclerc e Piastri e una seconda, con Sainz e Norris: tutti e quattro sono sulle dure; più lontano Verstappen (medie), sesto, tra Russell e Lewis Hamilton.
Visto il ritmo assolutamente al risparmio – con riferimenti assestatesi sul minuto e 16” – è soltanto con i doppiaggi che subentra una variabile delicata, per quanto abbastanza irrisoria rispetto all’andamento del Gran Premio.
Leclerc, comunque, è abile a sfruttarli per distanziare ulteriormente Piastri.
Per quanti sono ripartiti sulle medie, invece, si pone la possibilità di una seconda sosta: Hamilton e Verstappen, per esempio, montano le dure, rispettivamente, al termine del giro 51 e del 52.
Nel medesimo frangente, si assiste anche a un vero sorpasso in pista: Valtteri Bottas strappa, infatti, a Logan Sargeant la tredicesima posizione, con un affondo all’interno del Mirabeau.
Due sorpassi anche per Lance Stroll, che scavalca dapprima Zhou Guanyu, sotto il Tunnel, poi Sargeant, alla Sainte-Dévote; ci sarà poi la mossa dello stesso Sargeant, quindicesimo su Zhou, sempre all’interno del Mirabeau.
Nel finale, controllato da Leclerc, cala invece Piastri, che permette a Sainz e Norris di rifarglisi sotto, pur senza accenni di duello.
Anche Verstappen, del resto, su mescole meno usurate aveva recuperato nei confronti di Russell (ancora sulle medie del via); al momento di attaccare, tuttava, impossibilitato, l’olandese aveva preferito conservare la sua sesta piazza virtuale.
In testa, il numero 16 è impeccabile: regolarissimo, non commette errori, valorizzando il rallentamento dei suoi inseguitori per costruire un margine di sicurezza che completasse il gran lavoro delle qualifiche.
Al termine del giro 78, la bandiera a scacchi saluta la vittoria di Charles Leclerc, vero dominatore del fine settimana di Monaco.
Un trionfo senz’appello, quello del monegasco, che è tornato a vincere un Gran Premio dopo due anni.
Sul podio, con lui, si sono classificati Oscar Piastri e Carlos Sainz, con Norris quarto nelle loro scie.
Quinto Russell, sesto Verstappen, mai in gara e sempre lontanissimo dal vertice e settimo si è piazzato Lewis Hamilton.
Il numero 44 della Mercedes ha conquistato anche il punto bonus, riservato all’autore del giro più veloce, siglato in 1’14”165 alla tornata numero 63.
Hanno chiuso la zona punti Yuki Tsunoda della Racing Bulls, Alexander Albon, con la Williams e Pierre Gasly.
La Formula 1 tornerà in pista tra due settimane, a Montreal, per il Gran Premio del Canada.
FONTE: https://www.barbadillo.it/114472-f1-leclerc-padrone-di-casa-domina-e-vince-a-montecarlo/
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