Di Giuseppe Gagliano
Ha preso il via oggi presso la Corte internazionale di giustizia dell’Aja la causa del Sudafrica contro Israele per le presunte violazioni della Convenzione sul genocidio del 1948. Il Sudafrica richiede che la CIJ ordini a Israele di interrompere le sue operazioni militari a Gaza.
Il presidente del Sudafrica, Cyril Ramaphosa, ha espresso il suo sostegno a Gaza, mentre il portavoce del governo israeliano, Eylon Levy, ha respinto le accuse, sostenendo che Israele si sta difendendo dall’offensiva di Hamas. Secondo il Ministero della Salute palestinese, controllato da Hamas, più di 23.000 palestinesi sono stati uccisi dall’offensiva israeliana di cui 8mila bambini, mentre Israele sostiene che la maggior parte delle vittime erano militanti e accusa Hamas di usare i civili come scudi umani.Il Sudafrica ha presentato un documento dettagliato di 84 pagine all’ICJ, mettendo in luce il fallimento di Israele nel fornire assistenza umanitaria essenziale a Gaza. Una giuria di 17 giudici ascolta gli argomenti di entrambe le parti, e una decisione sulle misure provvisorie potrebbe essere presa entro fine mese. Le decisioni della CIJ sono vincolanti, ma spesso non vengono rispettate, dato che la Corte non ha mezzi per imporle. Israele e il Sudafrica hanno nominato rispettivamente un ex giudice della Corte Suprema, sopravvissuto all’Olocausto, e un giudice che ha trascorso 10 anni a Robben Island, incontrando Nelson Mandela.
Commenti
Posta un commento
Partecipa alla discussione