La coscienza è sempre stata considerata la frontiera finale della neurologia, un enigma avvolto nel mistero. Una nuova ricerca multidisciplinare suggerisce che potremmo dover rivedere le nostre idee su quando esattamente inizia questa esperienza umana fondamentale. Forse non è un "interruttore" che si accende al momento della nascita, ma piuttosto un "dimmer" che si illumina gradualmente, prima ancora che veniamo al mondo.
La coscienza potrebbe svegliarsi prima della nascita: ecco le prove scientifiche
Immaginate di tenere in braccio un neonato e di chiedervi cosa stia realmente accadendo nella sua piccola testa. È un pensiero che ha attraversato la mente di chiunque abbia mai avuto un bambino (me compreso). Quella piccola creatura potrebbe già essere consapevole del mondo che la circonda, forse addirittura da prima della nascita. Le ultime ricerche in neuroscienze (e in filosofia) stanno iniziando a gettare nuova luce su questo enigma eterno.
Nella ricerca pubblicata nella rivista Trends in Cognitive Sciences (ve la linko qui) il team ha presentato quattro linee di prove a sostegno dell'emergere della coscienza vicino al momento della nascita. Queste includono la connettività avanzata nel cervello, indicatori di attenzione, ricerche che coinvolgono l'integrazione di informazioni da diversi sensi e marcatori fisici coinvolti nella sorpresa e nel ri-orientamento dell'attenzione. Non è roba da poco.
Oltre la filosofia
La coscienza è stata spesso relegata al regno della filosofia, ma questi nuovi dati suggeriscono che è tempo per la scienza di entrare in gioco. Lorina Naci, psicologa del Trinity College di Londra, afferma che i neonati possono integrare risposte sensoriali e cognitive in esperienze consapevoli. Questo potrebbe avere implicazioni rivoluzionarie in campi come l'etica medica, la legge e persino l'informatica.
Una delle teorie più affascinanti emerse dalla ricerca, come detto, è quella della coscienza come un continuum. Non un "interruttore" che si accende o si spegne, ma qualcosa che si illumina gradualmente.
Implicazioni etiche e legali
Non è solo una questione accademica. Per molto tempo, si è pensato che i neonati non avessero la capacità di percepire il dolore, il che ha portato a procedure mediche effettuate con minimi analgesici. Queste nuove scoperte potrebbero avere un impatto significativo su come trattiamo i più giovani membri della nostra società.
Tutto merito delle tecnologie di scansione cerebrale che continuano a migliorare. Ci permetteranno di svelare tanti affascinanti misteri: la coscienza potrebbe non essere un fenomeno isolato, ma una parte integrante del tessuto della nostra esistenza, che inizia molto prima di quanto avremmo mai immaginato.
E se questo non è motivo sufficiente per farci riflettere profondamente, allora cosa lo è?
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