Di Alberto Galvi
Nel corso di una conferenza stampa congiunta con il colonnello nigeriano Mamane Sani Kiaou, il comandante delle forze francesi nel Sahel Eric Ozanne ha annunciato che 1.500 soldati francesi lasceranno il Niger entro il 31 dicembre, come dal calendario dato dal presidente francese Emmanuel Macron alla fine del mese scorso. Le relazioni tra Parigi e Niamey sono precipitate dopo il colpo di stato, ma ora i due capi militari sono tornati a un tono conciliante.
Il ritiro, richiesto dal governo militare del Niger, è iniziato meno di due settimane fa dopo la cacciata il 26 luglio del presidente Mohamed Bazoum, un alleato chiave di Parigi, azione che ha gettato nel caos la strategia francese per la regione del Sahel. Mohamed Bazoum è stato trattenuto nella sua residenza insieme a sua moglie e suo figlio.Il primo convoglio di truppe francesi in ritirata dal Niger è arrivato lo scorso giovedì nella vicina capitale del Ciad, N’Djamena, dopo 10 giorni di viaggio. N’Djamena è il sito del quartier generale militare francese per l’intera regione del Sahel, con circa mille soldati dislocati. Circa 2.500 container dovrebbero essere spediti fuori dal Niger questa settimana.
Dal Ciad le truppe francesi possono partire con il loro equipaggiamento in aereo. Tuttavia la maggior parte dovrà essere spostata via terra e via mare. Questa è la terza volta in 18 mesi che le truppe francesi vengono rimandate indietro da un’ex colonia africana, infliggendo un duro colpo all’influenza della Francia nel continente africano e al prestigio sulla scena internazionale.
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