Di Giuseppe Gagliano
Quali conseguenze immediate hanno i recenti fallimenti della presenza francese in Africa? La delegazione parlamentare di intelligence francese (DPR – Délégation parlementaire au renseignement) ha convocato sia il ministro della Difesa francese Sébastien Lecornu, che il direttore del Servizio segreto estero francese, il DGSE, Bernard Emie. La loro convocazione è stata dovuta alla richiesta di chiarimenti sui recenti colpi di Stato in Mali, Burkina Faso, Niger e Gabon.
Nella relazione che il direttore del Servizio di sicurezza francese ha presentato risulta che il presidente del Niger era stato avvertito dell’imminente pericolo di un colpo di Stato. Tuttavia fonti vicine ai servizi di sicurezza francesi affermano che la delegazione non ha dato molto credito alle affermazioni di Bernard Emie, ed è stata data per finita la relazione collaborativa fra il servizio segreto francese, il principale consigliere diplomatico del presidente Macron, Emmanuel Bonne, e Fabien Mandon, capo dello staff personale, sempre del presidente.I recenti fallimenti in Africa rappresentano un colpo durissimo per l’attuale direttore del Servizio di sicurezza francese e difficilmente la sua aspirazione a diventare ministro degli Affari esterim una volta concluso il suo mandato dirigenziale, sarà soddisfatta.
I tempi di De Gaulle e di Jacques Foccart volgono oramai al tramonto.
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