La Monsanto House of the Future è stata più di un'attrazione di Disneyland; è stata una finestra su un mondo che poteva essere. Dal 1957 al 1967, venti milioni di visitatori hanno attraversato quelle porte, cullati dall'idea che in quella casa del futuro fatta di plastica la vita sarebbe stata migliore per tutti. Ma quanto di quella visione si è concretizzato?
Monsanto House of the Future: viaggio tra sogni realizzati e promesse infrante
La Casa del Futuro era, a suo modo, un simbolo del progresso e dell'ottimismo di un'America postbellica. Era il prototipo di una casa ambientata nel 1986 (30 anni nel futuro) che mostrava le possibilità dell'uso della plastica nell'industria edilizia.
Osservarla oggi restituisce una sensazione strana: si ha l'impressione di vedere qualcosa di molto attuale, anche rispetto alle case che sarebbero poi arrivate negli anni '80. Ma non tutte le innovazioni hanno trovato terreno fertile. Alcune, come la lavastoviglie ad ultrasuoni e il cibo conservato con radiazioni gamma, sono rimaste nel regno della fantasia.
Tuttavia, alcune hanno effettivamente trovato applicazione pratica. Oggi, la maggior parte delle nuove case utilizza vasche e docce prefabbricate in fibra di vetro. I piani di lavoro in formica e altri laminati plastici sono diventati comuni, non solo come superfici di lavoro, ma anche come rivestimento esterno per mobili realizzati con pannelli di particelle economici. In generale, cosa abbiamo imparato?
La casa di un futuro diverso: un insegnamento di valore
Forse la lezione più grande che possiamo trarre dalla Casa del Futuro è che l'innovazione non è sempre lineare. Alcune idee possono sembrare rivoluzionarie sul momento, ma poi si rivelano troppo costose o impraticabili. Questo ovviamente non significa che dobbiamo smettere di sognare, o di cercare soluzioni innovative.
Con l'avanzare delle tecnologie e l'evoluzione delle esigenze sociali, alcune delle idee "fallite" potrebbero trovare nuova vita. Immaginiamo un mondo in cui un lavastoviglie ad ultrasuoni potrebbe aiutare a combattere la crisi idrica globale. O dove materiali sostenibili (un nuovo sogno) potrebbero sostituire la plastica (un vecchio sogno rivelatosi un incubo) in molti ambiti della vita quotidiana.
La Monsanto House of the Future ci ha mostrato un mondo che poteva essere, e in alcuni casi, un mondo che è diventato (nel bene, ma anche nel male). Profeticamente, la stessa Casa del Futuro è stata molto difficile da demolire: la palla da demolizione è rimbalzata proprio sul guscio (plastica!), gli opera hanno dovuto segarla in tanti pezzi, impiegando settimane.
È un promemoria che l'innovazione è un percorso tortuoso, pieno di alti e bassi, ma che vale sempre la pena esplorare. Dopotutto, il futuro è un libro ancora da scrivere, e spetta a noi decidere quali capitoli aggiungere.
FONTE: https://www.futuroprossimo.it/2023/10/1957-quando-monsanto-e-disney-immaginarono-la-casa-del-futuro/
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