E i risultati degli accertamenti della Polizia municipale (relazione prot. n. 247311 del 7 agosto 2023) sono piuttosto sconcertanti: nel “sito in argomento è presente una porzione di area di proprietà comunale … dove è presente una recinzione fatiscente con all’interno dei fabbricati fatiscenti coperti con lastre in cemento-amianto, oltre al degrado presente nell’area circostante, colma di rifiuti”. E’, inoltre, presente un camper “in pessimo stato, ma regolarmente assicurato”, pertanto, “attualmente il sito si trova in pessime condizioni igienico sanitarie dovute alla presenza di un fabbricato fatiscente con parziale copertura in cemento-amianto e lastre di cemento-amianto rotte e sfibrate sparse sul terreno, presenza di rifiuti di varia natura, con la presenza di erbacce su tutta l’area”. Fortunatamente le strutture diroccate sono disabitate da qualche tempo. La Polizia municipale – allertata anche dai Carabinieri del N.O.E. di Cagliari – ha fatto presente di aver fornito più volte nel corso degli ultimi anni alle competenti strutture comunali puntuali informazioni sullo stato di grave degrado ambientale e igienico-sanitario del sito. Infatti, in ogni caso l’abbandono e il deposito incontrollato di rifiuti sul suolo, nel suolo, nelle acque superficiali e sotterranee sono vietati (art. 192 del decreto legislativo n. 152/2006 e successive modifiche ed integrazioni): il sindaco competente dispone con ordinanza la bonifica ambientale a carico del trasgressore in solido con il proprietario o con chi ha la disponibilità dell’area.
Trascorso infruttuosamente il termine assegnato, provvede d’ufficio l’amministrazione comunale in danno degli obbligati. In particolare, per quanto riguarda i detriti in eternit si ricorda che gli stessi sono costituiti da un impasto di cemento e amianto, le quali possono rilasciare fibre di amianto se abrase, perforate, spazzolate o se deteriorate, con gravi conseguenze per la salute delle persone che ne vengono a contatto (è, infatti, dimostrato che anche bassissime esposizioni a polveri di amianto possono indurre un preciso tumore polmonare, il c.d. mesotelioma pleurico). Per tali motivi, il nostro ordinamento prevede specifiche modalità per lo smaltimento delle lastre realizzate con fibre di amianto (legge n. 257/1992 e s.m.i.). Il GrIG auspica che il Comune di Cagliari provveda finalmente in tempi brevi direttamente al ripristino delle condizioni ambientali e sanitarie di un’area nel centro della Città, unitamente al fondamentale svolgimento della vigilanza contro cafoni e inquinatori. p. Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) Stefano Deliperi.
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