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Si svolgeranno dal 9 al 10 settembre a Nuova Delhi, in India, i lavori del G20 che nel 2023 si terranno sotto la guida dell’India.
Tra gli invitati la Russia e il suo leader Vladimir Putin. Sul sito del forum internazionale, che dal 1999 riunisce i leader delle 20 economie avanzate ed emergenti del mondo, compaiono solo otto Stati non membri: Bangladesh, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Mauritius, Nigeria, Paesi Bassi, Oman e Singapore. A loro si deve aggiungere la Spagna, da sempre invitata a partecipare alle riunioni come rappresentante degli interessi dell’Unione Europea, pur non facendo parte dei membri ufficiali del G20. Ad essere invitati anche la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel.
A sorpresa assente l’Ucraina, un dato sorprendente visto che era stata invitata sia al G20 che si è tenuto in Indonesia nel 2022 che al G7 in Giappone, a maggio 2023. Nessuna violazione delle regole, però. L’india, in qualità di paese ospitante, ha il potere di invitare una ristretta cerchia di Paesi non facenti parte del gruppo del G20.
Putin non ha ancora confermato la propria presenza a Nuova Delhi. La sua partecipazione al forum del G20 sarebbe un momento importante: il primo incontro di persona con i leader occidentali da quando la Russia ha invaso l’Ucraina.
L’India ha fatto sapere che il vertice non parlerà solo del conflitto: “Deve essere un forum che si concentri sullo sviluppo e la crescita”. C’è stato però chi ha visto la decisione di accogliere a braccia aperte la Russia e di non aver invitato l’Ucraina come un messaggio importante, un cambio di rotta dell’interesse internazionale verso la guerra in Ucraina, per quanto l’India non abbia appoggiato la risoluzione contro l’aggressione russa preferendo la via dell’astensione.
Al di là degli interessi economici che ruotano intorno al conflitto russo-ucraino, non sono pochi i paesi occidentali che hanno cominciato a manifestare una certa stanchezza nel continuare a fornire aiuti a Kiev senza vedere in cambio risultati concreti. Per il resto non può non aver pesato il fatto che i rapporti tra i BRICS sono ancora saldi, e che gli interessi economici di non pochi Paesi membri del G20 sono diretti più verso la Russia che verso l’Ucraina.
FONTE: https://www.notiziegeopolitiche.net/g20-lindia-non-invita-lucraina/
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