Ulteriori 3mila riservisti statunitensi da impiegare in Europa. L’ok arriva direttamente dal presidente Joe Biden, il quale ha autorizzato con un decreto il Pentagono a impiegare nel Vecchio Continente fino a 3mila riservisti al fine di “rafforzare la sicurezza europea”, una decisione presa al termine del viaggio dell’inquilino della Casa Bianca in Europa e al vertice dell’Alleanza Atlantica di Vilnius, dove ha promesso di proteggere “ogni centimetro” del territorio della Nato.
Al momento non è chiaro se il segretario alla Difesa Lloyd Austin abbia intenzione di schierare effettivamente questi riservisti in tempi brevi, ma è palese il fatto che Biden abbia voluto dare un forte segnale politico dopo aver chiuso il tour delle alleanze e aver incontrato, fra gli altri, anche gli esponenti del governo finlandese; Paese che condivide con la Russia un confine lungo 1340 km e che ha abbandonato la sua tradizionale posizione di neutralità per entrare a far parte dell’Alleanza Atlantica.
Le parole di Biden, un messaggio alla Russia
“Con la presente stabilisco che è necessario aumentare le forze armate attive degli Stati Uniti per l’efficace condotta dell’operazione Atlantic Resolve all’interno e intorno all’area di responsabilità del comando europeo degli Stati Uniti”, ha affermato Biden in una dichiarazione diffusa dalla Casa Bianca. Tale mossa dell’amministrazione Biden “riafferma l’incrollabile sostegno e l’impegno alla difesa del fianco orientale della Nato sulla scia della guerra illegale e non provocata della Russia contro l’Ucraina”, ha detto giovedì ai giornalisti il tenente generale Douglas Sims.
Come ha tuttavia sottolineato in una nota il capitano Bill Speaks, portavoce del Comando europeo degli Stati Uniti, la mossa di Biden offre al comando stesso “maggiore flessibilità” per difendere il Vecchio continente, ma nella sostanza “non cambierà i livelli effettivi delle forze impiegate in Europa”. C’è dunque molta politica dietro quest’annuncio, e meno sostanza.
Le truppe Usa in Europa
L’ordine firmato dal presidente Biden è rimane rilevante perché designa per la prima volta l'”Atlantic Resolve” come un’operazione di emergenza, il che consente al Pentagono di richiamare riservisti e fornire con maggiore velocità assistenza e materiale alle truppe impiegate in Europa. Ad oggi, gli Stati Uniti hanno inviato ulteriori 20.000 truppe in Europa dopo il 24 febbraio 2022. Sono 100 mila i soldati statunitensi attualmente in servizio in Europa: numero molto lontano dal picco raggiunto nel 1957, in piena Guerra fredda, quando i soldati Usa che stazionavano nel Vecchio Continente erano ben 450mila.
Il numero più basso è stato raggiunto nel 2018, quando i soldati americani in Europa erano appena 65mila. 10.500 dei soldati statunitensi schierati in Europa si trova in Polonia, 38.500 in Germania e 11.500 in Italia. Va sottolineato che gli Stati Uniti hanno loro truppe in Europa anche in Paesi non appartenenti all’Alleanza Atlantica come Kosovo, Cipro, oltre a Svezia (futuro membro Nato dopo l’ok della Turchia) e Finlandia (recentemente entrato nell’alleanza militar dopo l’invasione).
Che cos’è l’Atlantic Resolve
L’operazione Atlantic Resolve è stata lanciata nel 2014 per volontà dell’allora presidente Barack Obama in risposta all’annessione russa della Crimea. Nell’aprile di quell’anno, il personale dell’esercito e dell’aeronautica degli Stati Uniti venne dispiegato in Polonia, Lettonia, Lituania ed Estonia per condurre esercitazioni militari non programmate, mentre le operazioni statunitensi in Europa, in generale, vennero potenziate. Il 29 giugno 2022, il presidente Usa Biden ha annunciato un rafforzamento delle operazioni militari statunitensi in Europa in occasione del summit di Madrid. Un impegno generale che interessa le operazioni di Washington in Polonia, Romania, Paesi baltici, Spagna, Regno Unito, Germania e Italia.
Secondo il Modern War Institute, tuttavia, quest’operazione presenta dei limiti e andrebbe riformata: “Il paradosso di Atlantic Resolve è che, mentre le unità si schierano in nome della prevenzione di future aggressioni, le forze non sono posizionate per sconfiggere una forza ostile in caso di una nuova crisi nell’Europa orientale o centrale. Le squadre di combattimento della brigata corazzata Abct assegnate ad Atlantic Resolve non sono integrate come parte della Enhanced Forward Presence della Nato, in Polonia o negli Stati Baltici, né sono forze controllate dal Comando europeo degli Stati Uniti (Eucom)”. Criticità a parte, quello di Joe Biden rimane un segnale politico verso gli alleati e nei confronti dell’opinione pubblica Usa che attendeva una mossa del presidente dopo il viaggio diplomatico in Europa.
Commenti
Posta un commento
Partecipa alla discussione