L’OMBRA DEL CONFLITTO DI INTERESSE DIETRO LA PRONUNCIA DEL COMITATO CONGIUNTO OMS\FAO SULLA “SICUREZZA” DELL’ASPARTAME

lug 27, 2023 0 comments


Di Miriam Gualandi

Quanta influenza hanno gli interessi delle grandi multinazionali sui pareri medico-scientifici? Una domanda retorica che ogni tanto ricorre e che recentemente torna di attualità con il caso aspartame.

Aspartame, potenzialmente cancerogeno

Alcune settimane fa, infatti, il dolcificante, che è uno dei più diffusi al mondo, è stato catalogato come possibile cancerogeno dalla Iarc, cioè l’agenzia dell’Oms specializzata nella ricerca sul cancro. L’Agenzia lo ha inserito nella categoria gruppo 2b, sulla base di test che riguardavano specificamente il carcinoma epatocellulare, un tipo di cancro al fegato.

Ci si sarebbe aspettato dunque, in attesa di nuovi e approfonditi studi, un ritiro del prodotto dal mercato, o quantomeno l’ulteriore riduzione della dose giornaliera considerata “senza rischi”, che dal 1981 è ferma ai 40 mg per chilo di peso. E invece così non è stato. Il Comitato congiunto di esperti sugli additivi alimentari Fao e Oms, ha ribadito, infatti, che la suddetta dose resta accettabile e che anzi “l’associazione tra il consumo di aspartame e cancro” non è “convincente”.

Il punto però è che il dolcificante viene utilizzato in un grande quantitativo di alimenti, molti dei quali destinati anche ai bambini: parliamo di gomme da masticare, piatti pronti, gelatine, gelati, cereali per la colazione ma anche alcuni farmaci e dentifrici. Ed è anche contenuta nella formula “zero” di una delle bevande più remunerative del pianeta: la Coca-cola.

L’ombra del conflitto di interesse

Ed è proprio sugli interessi di Coca Cola Company che si sono appuntati gli occhi di Us Right to Know, storico portale di inchiesta indipendente statunitense, che si è domandata perché la raccomandazione del Comitato non fosse in linea con la classificazione Iarc.

È presto detto. Dall’inchiesta emerge infatti che nel gruppo di esperti del Comitato Fao\Oms ben 6 dirigenti su 13, compreso presidente e vicepresidente, hanno conflitti di interessi diretti con Coca-Cola Company, attraverso l’Istituto internazionale delle scienze della Vita.

Si tratta di una organizzazione no profit con sede a Washington Dc, considerata da tempo un gruppo di facciata non solo di Coca-Cola ma anche di altre importanti lobby, come Nestlé e Bayer.

“I relatori del Comitato che deliberano su una sostanza chimica importante per Coca-Cola”, scrivono i giornalisti di Us Right to Know, “non dovrebbero essere affiliati a un gruppo di facciata di lunga data della stessa Coca Cola”.

Anche perché ciò rende poco credibili le conclusioni stesse al punto che, chiosa ancora il portale “il pubblico non dovrebbe fare affidamento su di esse”.

FONTE: https://www.byoblu.com/2023/07/26/lombra-del-conflitto-di-interesse-dietro-la-pronuncia-del-comitato-congiunto-omsfao-sulla-sicurezza-dellaspartame/

Commenti

Related Posts

{{posts[0].title}}

{{posts[0].date}} {{posts[0].commentsNum}} {{messages_comments}}

{{posts[1].title}}

{{posts[1].date}} {{posts[1].commentsNum}} {{messages_comments}}

{{posts[2].title}}

{{posts[2].date}} {{posts[2].commentsNum}} {{messages_comments}}

{{posts[3].title}}

{{posts[3].date}} {{posts[3].commentsNum}} {{messages_comments}}

Search

tags

Modulo di contatto