È notorio che muoversi fa bene, praticare regolarmente attività fisica, camminare almeno una mezz’oretta quotidianamente.
Quello che non tutti sanno è che anche una camminata di cinque minuti ogni mezz’ora serve a combattere i nefasti effetti della sedentarietà sul nostro organismo, l’ha evidenziato uno studio della Columbia University pubblicato su Medicine & Science In Sport & Exercise, la rivista dell’American College of Sports Medicine.
La ricerca evidenzia che muoversi dalla posizione statica e sgranchirsi le gambe ogni 30 minuti consente di abbattere i livelli di zuccheri nel sangue e stabilizzare la pressione sanguigna. Attenzione però: non basta alzarsi dalla sedia, bisogna proprio camminare per almeno cinque minuti. Concedersi questi break camminanti aiuta a ridurre i picchi di zuccheri nel sangue di almeno il 60% in più rispetto a chi conduce una vita completamente sedentaria e ha risvolti normalizzanti sull’ipertensione.
Un ulteriore effetto è anche di sentirsi meno stanchi e di umore più positivo a fine giornata.
Lo studio è molto piccolo, e questo è chiaramente un limite, ma il metodo utilizzato ha fornito risultati significativi e ha dimostrato il valore anche di piccole camminate durante una normale giornata lavorativa di otto ore.
Obiettivo dei ricercatori era arrivare a dare una “dose” di movimento efficace mettendone alla prova diverse, valutando il loro effetto sulla pressione arteriosa e la glicemia, così un giorno hanno chiesto ai volontari di fare un minuto di cammino ogni trenta minuti seduti, in un’altra sessione di esperimento un minuto dopo ogni ora da fermi, quindi cinque minuti ogni trenta minuti o cinque minuti di moto all’ora: alla fine, hanno riscontrato che l’unico “dosaggio” che riduce entrambi i parametri è la camminata di cinque minuti ogni mezz’ora.
L’eccessiva sedentarietà, propria di chi sta molte ore tutti i giorni seduto o di chi lavora in posizione prevalentemente statica alla scrivania o in piedi, determina un rischio maggiore di sviluppare malattie croniche tra cui il diabete: questa ricerca mostra che anche una quantità minima di attività fisica – come appunto camminare per cinque minuti ogni mezz’ora – è utile e aiuta a compensare in parte i rischi per la salute.
“È risaputo che l’esercizio fisico può aiutare a controllare la glicemia” – ha commentato Robert Sallis, ex presidente dell’American College of Sports Medicine – “ma la novità in questo lavoro è quanto possano essere utili frequenti e brevi periodi di movimento. Non ho mai visto questo tipo di calo di zuccheri nel sangue, se non con i farmaci”.
Si fa presto a verificare: basta iniziare a mettere in pratica quotidianamente con costanza interrompendo la posizione statica ogni mezz’ora con camminate di cinque minuti e poi, di lì a qualche giorno, controllare i valori della pressione e della glicemia.
Magari non per tutti è fattibile, e qualcuno potrebbe rilevare che sono necessari altri studi più ampi, con numeri più elevati di persone, per confermare i risultati di questa ricerca; ma intanto i dati ottenuti evidenziano che bastano piccole, ma frequenti camminate, per migliorare significativamente alcuni parametri importanti per la propria salute.
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VB
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