La fine del 'New World Order' e l'ascesa del multipolarismo

apr 21, 2023 0 comments


L'11 settembre del 1990 l'allora presidente degli Stati Uniti D'America, George H.W. Bush, fece un famoso discorso in cui sostenne la necessità di instaurare un "Nuovo Ordine Mondiale"(1). Tale affermazione è diventata assai discussa e storicamente il tema del "New World Order" è una delle tematiche maggiormente affrontate nell'ambito di una certa informazione alternativa, nonché in quello delle teorie della cospirazione(2).

Con tale affermazione Bush intendeva portare avanti ufficialmente l'idea della creazione di un ordine mondiale 'liberale e democratico' guidato dagli Stati Uniti e, nella sostanza, tale idea del "New World Order" ha significato la legittimazione geopolitica dell'unipolarismo statunitense e, politicamente, la subordinazione delle istituzioni internazionali agli interessi dei grandi gruppi di potere e delle lobbies che guidano la politica estera statunitense(3).

A prescindere dai cospirazionismi e da un punto di vista prettamente diplomatico e geopolitico, il "New World Order" è un tema storicamente assai caro a certe fazioni dominanti dell'establishment anglo-americano e, dal 1990 in poi, esso è diventato il mantra degli apparati di potere statunitensi in assenza di un "competitor"  quale poteva essere l'ormai agonizzante URSS. In sostanza, in tal senso il "New World Order" significava il raggiungimento di una governance globale retta dagli interessi delle fazioni principali dell'establishment occidentale e globale, dall'alta finanza alle grandi corporations, perlopiù se non rigorosamente statunitensi o anglo-statunitensi. Tuttavia, a partire dalla costante ascesa della Cina, dell'India e di altre potenze emergenti il sogno del "Nuovo Ordine Mondiale" anglo-americano pare essere lentamente giunto al tramonto. La stessa "vecchia Europa", ritenuta semplicemente una "costola" e una "semi-colonia" dell'Impero USA, sta subendo dei graduali risvegli e il sempre maggior protagonismo (perlomeno economico-finanziario) di Francia e Germania potrebbe rappresentare un segnale di tali cambiamenti.

Su tal punto, le recenti affermazioni di Macron sulla necessità di una maggiore indipendenza europea e la fine del "vassallaggio" nei confronti degli interessi di Washington vanno lette in tale direzione e sempre in quest'ottica vanno visti i repentini cambiamenti in Asia, Africa e specialmente Medio Oriente(4). D'altronde, il recente avvicinamento dell'Arabia Saudita alla Cina e il costante impegno diplomatico di Pechino minacciano lo status quo imposto dall'Impero USA nonché la stessa egemonia del dollaro, uno dei pilastri su cui è fondato l'unipolarismo statunitense(5). Il punto è che grandi cambiamenti si avvertono all'orizzonte e a breve il quasi totale dominio unipolarista statunitense e anglo-americano del "New World Order" potrebbe diventare un ricordo, dando così avvio alla crescita di un 'Nuovo Ordine Mondiale' multipolare e fondato, diplomaticamente, su un maggiore multilateralismo.

NOTE

(1) https://www.washingtonpost.com/archive/politics/1990/09/12/bush-out-of-these-troubled-times-a-new-world-order/b93b5cf1-e389-4e6a-84b0-85f71bf4c946/

(2) https://www.informazioneconsapevole.com/2016/04/il-risveglio-politico-globale-la.html

(3) https://en.wikipedia.org/wiki/New_world_order_(politics)

(4) https://www.milanofinanza.it/news/macron-gli-europei-non-siano-vassalli-degli-stati-uniti-202304101545512763

(5) https://www.informazioneconsapevole.com/2023/04/medio-oriente-la-pax-cinese-e-la.html

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