Nelle ultime settimane il Sudan è stato attraversato da una profonda crisi politica, sfociata recentemente in episodi di guerra civile. Entrando nei particolari, la "miccia" che ha fatto esplodere il conflitto è legata al rinvio di un accordo finalizzato all'apertura di un processo politico teso a riportare i civili al potere. L'accordo è saltato, spiega l'AGI, a causa di disaccordi tra l'esercito regolare, diretto dal generale Abdel Fattah al Burhan e il capo delle Forze di supporto rapido (Rsf) Mohamed Hamdan Dagalo(1).
Gli scontri si sono verificati nella capitale, Khartoum, e la situazione si sta facendo sempre più tesa tanto da meritare l'attenzione delle Nazioni Unite. Difatti l'inviato ONU in Sudan, Volker Perthes, ha invitato le parti in casa a "cessare immediatamente" gli scontri nel capoluogo e in tutta la nazione africana.
In una dichiarazione della missione ONU, riporta l'ANSA, lo stesso Perthes ha fatto sapere di aver contattato entrambe le fazioni belligeranti e richiesto la fine di ulteriori violenze(2).
NOTE
(1) https://www.agi.it/estero/news/2023-04-15/scontri_sudan_khartum_militari_governo-20983664/
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