All’indomani della pandemia da Covid-19, mentre la scienza sta ancora valutando gli effetti sulla nostra mente di un’esperienza così complessa; lo scoppio di un conflitto di rilievo mondiale (insieme alle enormi sfide socioeconomiche e climatiche) ha generato uno stato di crisi psicologica planetaria. Stiamo vivendo una crisi mondiale - climatica, geopolitica e socioeconomica - che sta minando la nostra salute mentale e soprattutto quella delle generazioni più giovani. Secondo il nuovo Report 2022 dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, sono aumentati in modo esponenziale i disturbi mentali nel mondo. Le patologie depressive sono aumentate del +27% con 280 milioni di persone depresse, di cui 3,5 milioni solo in Italia. Nell’Unione Europea il costo sociale della salute mentale si attesta al 4% del PIL; corrispondente a più di 600 miliardi di euro. Una cifra che, secondo le stime, è destinata ad aumentare vertiginosamente entro il 2030. Questi numeri ci raccontano quanto siamo poco preparati a far fronte alle rapidissime trasformazioni che coinvolgono la nostra vita sul Pianeta.
L’educazione e l’auto-educazione giocano un ruolo fondamentale nella promozione del benessere mentale. Non solo un’educazione di qualità offre più chance di avere buona salute in generale, allungando l’aspettativa di vita mediamente di 4 anni, ma fornisce basi solide anche per i principali fattori di protezione del benessere mentale; come le abitudini salutari, le connessioni sociali che ci supportano, l’accesso a un buon lavoro, la capacità di gestire le sfide che la vita presenta. Tali fattori di protezione della salute mentale sono nutriti da competenze interiori ed esteriori che possono essere apprese e potenziate attraverso un efficace processo educativo: l’autoconsapevolezza, l’autoefficacia, le capacità di lifelong learning e problem-solving, ovvero le competenze costitutive della resilienza.
Fondazione Patrizio Paoletti, ente filantropico e di ricerca attivo da oltre 22 anni, si occupa da sempre di studiare come rafforzare queste capacità nell’essere umano. Il metodo educativo “Pedagogia per il Terzo Millennio”, sviluppato da Patrizio Paoletti e dalla sua équipe a partire dalla ricerca neuro-psico-pedagogica, è nato proprio per rispondere alle sfide che il nostro tempo pone ai sistemi educativi. In “Pedagogia per il Terzo Millennio”, l’essere umano viene considerato in senso globale. Un benessere completo e sostenibile può essere realizzato solo se si prendono in considerazione le nostre componenti fondamentali: la dimensione fisica, quella emotiva, quella razionale e quella dell’aspirazione più elevata. Occorre considerare questi diversi fattori per sviluppare stili di vita protettivi del benessere mentale in cui la resilienza sia allenata e potenziata. Tutte le parti che ci compongono, infatti, sono profondamente interconnesse ed è necessario considerarle nelle loro interazioni reciproche. Fin dall’infanzia, gli individui hanno necessità di imparare a relazionarsi con il funzionamento del proprio corpo, scoprendo l’importanza del movimento per i processi cognitivi, ad esempio. Ma anche di conoscere la dimensione emotiva con la sua intelligenza e l’utilizzo efficace delle risorse cognitive. La capacità di prefigurazione del proprio futuro, basata sui propri valori più intimi, costituisce, infine, un preziosissimo fattore di orientamento per tutta la nostra vita.
Per approfondire i contenuti, le ricerche e gli strumenti che saranno condivisi nella Settimana della salute: fondazionepatriziopaol
Fondazione Patrizio Paoletti
È un Ente Filantropico del Terzo Settore ed Ente di Ricerca nato ad Assisi nel 2000 per volontà di Patrizio Paoletti e di un gruppo di ricercatori, pedagogisti, psicologi, sociologi, medici e imprenditori. Da oltre 20 anni ricerca il funzionamento dell’essere umano, divulga i saperi sulla mente e sviluppa nuovi approcci educativi fruibili per il benessere di tutti. fondazionepatriziopaole
Referente Ufficio Stampa e Comunicazione
Alessio De Bernardi
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