Credo che ciascun momento di questo percorso abbia il suo peso e perché il cammino fosse autentico. Non rinnego le cadute, le resurrezioni, i momenti di sconforto né quelli di forsennata allegria. Questo trent’anni di strada me li voglio tenere stretti, come delle rughe, alle quali non voglio rinunciare.
Ad ottobre 2022 è uscito “Tratto da una Notte Vera”, versione live dell’album “Tratto Da una Storia Vera” con l’aggiunta di tre bonus track. Si tratta del tuo tredicesimo album. Parlaci di esso e delle tue aspettative a riguardo (2)
Partirei dalle aspettative… che non ci sono. Non perché questo album non dia spazio a desideri o a speranze, ma perché la musica oggi, rispetto a un tempo, spesso non consente di intravedere il riflesso nel pubblico, l’effetto che una nuova canzone ha sulla gente che la ascolta… non subito almeno. Sembra talvolta di lanciare un sasso in un lago, ma ho imparato che anche questa modalità (tipica della musica liquida) ha un suo senso e dunque lascio che sia… tutto ciò premesso vorrei semplicemente aggiungere che questo disco - che, va detto, è un disco dal vivo - è una “foto di gruppo”, del sottoscritto certo, ma anche della gente che mi ha tenuto compagnia in tutto questo tempo, delle loro voci adorate, e di molte tra le canzoni che sono nate durante tutti questi anni.
“Tratto da una Notte Vera” è stato registrato nel dicembre 2021 al Teatro Forma, a Bari. Quanto ritieni essenziale, personalmente e professionalmente, l’esperienza della musica dal vivo e per di più in un periodo segnato dalla sua recente riscoperta? (3)
Beh, riprendendo il discorso fatto poco fa, la musica dal vivo resta l’unico vero momento di contatto tra chi la musica la compone e chi quella musica la fa propria. È divenuto un istante ancor più angolare che va onorato e goduto fino in fondo.
Pino Daniele è stato un punto di riferimento molto importante per te, musicalmente e non. Quali importanti insegnamenti e lasciti fondamentali ritieni “vivano in te”? (4)
Mah certamente la sua inclinazione al meticciato e alla collaborazione. Pino mi ha certamente mostrato come essere aperto verso il differente, verso gli altri artisti. Il suo rigore è qualcosa che porto con me ed al quale guardo nei momenti più difficili.
Cosa rappresenta per te la musica e quanto devi ad essa nella tua vita? (5)
Ho sempre pensato di fare questo nella vita, sin da quando ero un ragazzino. Mai avuti dubbi. Dunque la musica è uno dei centri focali della mia vita, il filtro primo ed ultimo attraverso il quale passano tutte le mie scelte.
Il 17 dicembre 2022 riprenderà il tour dedicato al trentennale. La tappa del 20 aprile 2023 al Teatro Fusco di Taranto è arricchita dalla rilettura dei tuoi brani in chiave sinfonica con l’Orchestra della Magna Grecia.
Com’è nata l’idea di tale collaborazione e quanto la ritieni importante? (6)
Lo scorso 6 ottobre è iniziato questo tour che celebra proprio questi 30 anni di carriera ed il 7 ottobre a Napoli ho potuto avverare un sogno: quello di una grande festa in musica con tanta gente ed alcuni amici/colleghi speciali (Peppe Servillo, Serena Brancale, Nino Buonocore, Mario Venuti e Tosca… che ancora ringrazio). Il 20 aprile coronerò un altro desiderio che ho sempre avuto: quello di poter suonare dal vivo le mie canzoni con una grande orchestra, e l’incontro con L’Orchestra della Magna Grecia è in questa direzione il massimo, tanto che non vedo l’ora di vivere quel momento.
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