Di Edoardo Romagnoli
ROMA –La quasi totalità delle imprese del campione, che include solo le aziende con almeno 20 dipendenti, ha sottoscritto una polizza per i rischi tipicamente più diffusi, quali furto e incendio e responsabilità verso terzi. La quota di imprese assicurate è invece più bassa per i rischi connessi con calamità naturali ed eventi climatici, trasporto merci, insolvenza su crediti o debiti dell’impresa e cyber risk. È quanto emerge da uno studio della Banca d’Italia. La probabilità di sottoscrizione di una polizza e la spesa assicurativa rispetto al fatturato, si legge, sono influenzate, a parità di altri fattori, dalla dimensione dell’impresa, dall’area di residenza, dal settore e dall’esposizione al rischio.
In particolare, entrambi gli indicatori sono inferiori per le imprese di minore dimensione e per quelle localizzate al Sud e nelle Isole; sono maggiori per le imprese che hanno subito un danno negli anni precedenti o che considerano il rischio rilevante per la loro attività. Tra le principali motivazioni della mancata assicurazione vi sono il costo eccessivo della polizza e la mancanza di informazioni adeguate. Infine circa tre imprese su quattro indicano che la banca principale con cui hanno rapporti di credito non è stata informata della condizione assicurativa dell’azienda.
FONTE: AGENZIA DIRE
https://www.dire.it/28-10-2022/820615-bankitalia-poche-imprese-assicurate-su-cyberattacchi/
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