Finita la bagarre grammaticale su il\la presidente, per Giorgia Meloni è tempo di fare e si parte con la Legge di bilancio, che partirebbe con una dote compresa tra 10 e 21 miliardi.
Appare chiaro che la fetta più consistente delle risorse andrà a quella che è la priorità per gli italiani: il pacchetto per aiutare famiglie e imprese ad affrontare il caro-energia.
Il nuovo decreto aiuti quater, scrive il Sole24ore, conterrà quasi sicuramente la proroga a dicembre dei crediti di imposta per le imprese energivore, lo sconto benzina e se si dovessero trovare altre risorse nelle pieghe di bilancio, il decreto potrebbe essere arricchito con altre misure considerate incisive: forse una replica del bonus da 150 euro già concesso a novembre, ipotizza il quotidiano economico, oppure l’introduzione di uno scudo di sei mesi per la morosità incolpevole per chi non riuscirà a pagare le bollette. Il lavoro è ancora in itinere ma i tempi sono stretti e si punta a chiudere entro metà novembre.
Stop poi al reddito di cittadinanza, già promesso da Meloni in campagna elettorale, e il taglio delle risorse è affidato al ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. Tra le ipotesi, far decadere il sussidio se si rifiuta una sola proposta di lavoro.
Per risparmiare invece qualcosa sui 20 miliardi di Superbonus 110% che oggi pesano sul bilancio, l’idea per ora sarebbe escludere almeno una fascia di immobili dalla possibilità di richiederlo. C’è poi la questione “tetto al contante”, che sta creando diversi mal di pancia soprattutto a sinistra. Dopo una prima proposta a 10mila si punta ora a un abbassamento a 3 o 5mila euro.
È il quotidiano La Stampa, infine, ad annunciare che nella Legge di bilancio ci sarà anche una “tassa verde” per le grandi società di distribuzione, come Amazon, che utilizzano mezzi inquinanti per la consegna della merce.
Intanto sembra ufficialmente avviato l’iter per “sospendere”, e non “cancellare”, le multe agli over 50 non vaccinati. Il Mef, terminata la sua istruttoria, ha inviato al Dipartimento per i Rapporti con il Parlamento un emendamento al Dl Aiuti ter, all’esame della Camera. La proposta prevede la sospensione fino al 30 giugno 2023 delle sanzioni.
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