Per distacco di retina si intende la separazione della neuroretina dal sottostante epitelio pigmentato retinico determinata da un accumulo di fluido, detto “fluido sottoretinico” e clinicamente può essere classificato in tre tipi sulla base dei meccanismi patogenetici che lo determinano:
. Distacco di retina regmatogeno (dal greco “rhegma” che vuol dire rottura)
. Distacco di retina trazionale (puro o combinato trazionale-regmatogeno)
. Distacco di retina essudativo
Incidenza: 1:10000 abitanti per anno senza predilezione di sesso, ed è bilaterale nel 10% dei casi.
Fattori predisponenti: miopia, età maggiore dei 50 aa, pregressi interventi chirurgici oculari, traumi bulbari.
Sintomi prodromici: fotopsia (flash luminosi) e miodesopsie (percezione di macchie scure mobili con i movimenti oculari).
Sintomi: riduzione del campo visivo (comparsa di una “tenda scura”) e compromissione della visione centrale se il distacco di retina raggiunge la regione maculare.
La Terapia è esclusivamente chirurgica e l’approccio può essere, in base al tipo di distacco, ab esterno (chirurgia epiclerale) o attraverso la vitrectomia via pars plana.
Si potrà seguire l’incontro sia accedendo all’Aula Magna dell’Accademia di Medicina di Torino (via Po 18, Torino), sia collegandosi da remoto al sito www.accademiadimedicina.unito.
UFFICIO STAMPA: Piergiacomo Oderda
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