Di Adalberto Gianuario
Intorno alle 17:40 di ieri una densa nuvola di fumo nero si è alzata da Malagrotta, una delle più vaste discariche d’Europa, che sorge pochi chilometri a nord di Roma, in una zona densamente abitata e costellata da diverse aziende agricole. La discarica non ospita nuovi riufiuti dall’ottobre del 2013, ma sono ancora attivi due TMB per il trattamento meccanico dei rifiuti. Secondo quanto riferito dal presidente della Commissione Ecomafie della Camera, Stefano Vignaroli, l’incendio si sarebbe sviluppato proprio all’interno di uno dei due impianti, che risulta ormai inservibile.
Ancora presto per esprimersi sulla origine dell’incendio, anche se non si può escludere possa esserci anche un intento doloso. Da registrare anche il fatto che in queste settimane è in corso un acceso scontro all’interno della giunta capitolina, con il sindaco Gualtieri che propone la costruzione di un termovalizzatore nei dintorni di Roma che però trova l’opposizione da parte del M5S. Nel frattempo c’è grande preoccupazione tra i residenti della zona, che vedono tornare l’incubo della discarica a quasi un decennio dalla sua dismissione. Sempre secondo quanto riferito da Vignaroli saranno necessari giorni per domare completamente l’incendio.
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