Il disegno di legge Magi-Licantini che depenalizza la coltivazione domestica della cannabis a uso personale è stato approvato dalla Commissione Giustizia della Camera. Il testo emendato dovrebbe essere discusso dall’Aula il prossimo 24 giugno, a meno di slittamenti decisi dai capigruppo. L’obiettivo della misura è quello di depenalizzare la coltivazione domestica di 4 piantine di marijuana, in modo da «sostenere chi ne fa un uso terapeutico e per togliere terreno allo spaccio», ha spiegato il presidente della Commissione Giustizia Mario Perantoni. La conclusione positiva dell’iter sembra tuttavia lontana, soprattutto considerando la posizione contraria del centrodestra, espressa anche attraverso i numerosi emendamenti presentati alla proposta originaria con l’obiettivo di boicottarla.
«Con tutti i problemi che hanno gli italiani, ci sono parlamentari che pensano alle canne», ha dichiarato Salvini, contrario alla legge Magi-Licantini che – oltre alla depenalizzazione della coltivazione domestica – ridurrebbe le pene per i “reati di lieve entità” riguardanti la cannabis. Il testo distingue, infatti, il piccolo spaccio di hashish e marijuana da quello delle altre sostanze, riducendo solo per la cannabis la pena detentiva minima a 2 mesi (dai 6 attuali) e quella massima a 2 anni (dai 4 vigenti). La misura non riguarda, dunque, il piccolo spaccio di altre droghe, per cui la pena resta nella forbice 6 mesi-4 anni. Dopo la discussione prevista per il 24 giugno, potrebbe arrivare il turno della votazione già a fine luglio, anche a seconda degli altri lavori previsti e calendarizzati. L’obiettivo dei promotori della legge è quello di arrivare a una votazione alla Camera entro la pausa estiva, così da riprendere l’iter al Senato a settembre per approvarla nei termini della XVIII legislatura.
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