La situazione resta tesa in Corsica e la questione si fa sempre più pressante per il Governo francese che si avvia alle presidenziali. Lo scorso venerdì si sono tenuti i funerali di Yvan Colonna, l’indipendentista corso ferito in carcere lo scorso 2 marzo da un altro detenuto, e deceduto all’ospedale di Marsiglia.
Colonna, come molti degli indipendentisti corsi detenuti in Francia, è diventato in breve il simbolo di quella spinta all’indipendenza mai sopita, portando in piazza migliaia di persone in tutta l’isola con scontri violenti con le autorità.
Se per la Francia si tratta di un criminale, per la Corsica si tratta invece di un eroe vittima di un omicidio di Stato. Ai funerali, che si sono tenuti nella cittadina di Cargèse, era presente anche Gilles Simeoni, presidente del consiglio esecutivo della Corsica e su finestre e balconi sono apparsi gli striscioni con l’immancabile scritta “Statu francese assassinu”.
Sebbene i funerali si siano svolti in relativa calma, nelle ore successive si sono riaccesi i dissapori. A scatenare l’ira degli indipendentisti un video girato su internet in cui alcuni agenti di polizia della Caserma Furiani intonano la Marsigliese, l’inno nazionale francese. Il video è accompagnato da un testo che dice: “I CRS che cantano La Marsigliese e applaudono durante il funerale di Yvan Colonna.“
La vicenda ha indignato non solo Christine Colonna, la sorella di Yvan ma anche il deputato di Femu a Corsica, Jean-Félix Acquaviva che su Twitter ha scritto: “Come sembra qui il CRS a Furiani festeggia al momento delle esequie, la morte di Yvan Colonna cantando la Marsigliese. Uno scandalo di troppo. Chiediamo immediatamente conto al Governo”.
Tra sabato e domenica dunque si sono svolti diversi raduni davanti alle prefetture, soprattutto di giovani appartenenti al gruppo ‘Ghjuventù Corsa’. A Bastia un centinaio di persone hanno affrontato i gendarmi vicino alla prefettura. I maggiori disordini si sono registrati davanti la prefettura di Ajaccio, con lancio di bombe molotov, mentre le forze dell’ordine hanno utilizzato gas lacrimogeni e idranti.
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