Dal 10 dicembre è disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming “LEI LEI” (BIT Records), nuovo singolo di LIAM.
“LEI LEI”, nuova release di LIAM, contiene tutti gli ingredienti del genere musicale che sarà protagonista delle sue prossime produzioni. Le sonorità sono un mix tra il rock, il punk e l’elettronica pop che dà vita alla vera forma di LIAM, quella energica, ruvida e melodicamente orecchiabile.
«Ho riscoperto me stesso in questa canzone, la prima di una lunga lista di pezzi che avranno al loro interno quello che mi rappresenta da sempre: l’energia – spiega l’artista a proposito del pezzo - La cassa dritta, la chitarra elettrica, i pad ruvidi descrivono alla perfezione il genere che sto andando ad esporre e il suo significato: una rabbia repressa verso qualcuno che ti ha lasciato andare, la consapevolezza di aver perso un amore, il rimpianto del ricordo, la rassegnazione a ciò che ci opprime psicologicamente. Penso di aver trovato me stesso in questo stile, sia come persona, ma anche come artista. La pazzia che mi rappresenta, che caratterizza anche il mio essere espansivo, relazionale e impulsivo si sposa con questi suoni moderni, freschi, melodici e con il mio timbro di voce, profondo, graffiato ed energico».
Prima domanda per rompere il ghiaccio: chi è Liam?
Liam è un ragazzo energico, estroverso, ma che pensa molto. E questo è un problema. I miei pensieri, le mie continue diverse prospettive della realtà mi fanno scrivere musica e testi. Io sono un cantautore che trova se stesso attraverso quello che compone, ed è riuscito a trovare passione, costanza, autostima e determinazione grazie a questo.
Parlaci un po’ del tuo background musicale: qual è stata la tua formazione e quali sono gli artisti che ti hanno ispirato?
Parto principalmente come autodidatta, ho iniziato a scrivere testi alla giovane età di 8 anni, e da lì è stato un processo evolutivo quasi spontaneo: ho imparato da solo a suonare il pianoforte e chitarra e grazie all’esperienza, all’ascolto e alla pratica ho sviluppato anche le capacità di scrittura, arrangiamento e produzione musicale. Ho svolto molte lezioni di composizione e armonia con un maestro direttore d’orchestra della mia zona, dal quale ho imparato moltissimo sulle tecniche di scrittura compositive.
Qual è il messaggio che vuoi trasmettere con “Lei lei”?
“Lei lei” è una canzone che si rassegna. Si rassegna a quella persona che insegui da sempre, ma che non hai mai ammesso a te stesso. È verità, energia, rabbia di non averla raggiunta. È la rabbia e al tempo stesso la bellezza di vederla ogni volta e di cadere in un limbo, da cui non riesci ad uscire. Perché? Perché è la tua persona, quella che, se torna, prende sempre, quella che ti fa stare bene, che ti ha lasciato dei ricordi stampati sulla pelle e nel cuore.
Cosa puoi raccontarci sulla scena musicale della tua città e come ti inserisci all’interno di essa?
La mia è una piccola città, così ho voluto provare a diffondermi in tutta Italia, anche se non vivo in una metropoli come Milano, Roma o Bologna. Sono contento di aver preso molti ascoltatori nonostante il mio svantaggio geo-locale, ricevo ogni giorno molti complimenti per quello che scrivo, e quando vedo che la mia musica è presente in migliaia di playlist, allora la soddisfazione arriva in modo completo.
Qual è l’elemento che non dovrebbe mai mancare in un pezzo firmato Liam?
L’energia, l’amore irrisolto e l’alcol.
Quali saranno i prossimi step del tuo progetto?
Continuerò a scrivere e a pubblicare musica come “Lei Lei”, questa new wave punk elettro pop che mi veste bene addosso. Magari chissà, farci anche un album.
- Intervista realizzata in collaborazione con lo staff della Red&Blue Music Relations
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