Giuseppe Cambareri – detto “Cagliostro” per via di una pretesa discendenza non è certamente un personaggio molto conosciuto fra i tanti che hanno partecipato nella storia d’Italia. Egli si fece chiamare in molti modi. Meglio se con nomi in codice: Entità X, il Mago, il Colonello, Elio, Cagliostro appunto, e così via.
Di origini calabresi (nacque a Solano di Scilla, in provincia ei Reggio, nel 1901) emigrò con la famiglia in Argenteria, a Buenos Aires, quando non era che un adolescente. Ma il ragazzo era piuttosto precoce e, appena compiuti i 18 anni, rientrò in Italia per arruolarsi nei Fasci di combattimento in Lombardia. Chiusa temporaneamente la parentesi italiana e forte dei legami costruiti nell’ombra del regime fascista, e da lì, a metà degli anni Venti, andò in America Latina dietro la copertura di impresario teatrale e distributore geografico. Nel 1930 fece l’incontro che diede una svolta alla sua vita: l’affiliazione alla Massoneria e alla Società Teosofica.
La Società Teosofica è nota ed è inscindibilmente legata a quella della sua fondatrice, Elena Petrovna Blavatsky, nata in Russia nel 1831 da genitori tedeschi e fuggita a 16 anni da quel paese (e da un matrimonio con un ufficiale). La sua vita sarà costantemente costellata da contatti con personaggi di varia e spesso enigmatica provenienza, tra cui non mancheranno molti frequentatori di logge massoniche. Massone, era il colonnello americano Henry S. Olcott, con il quale la Blavatsky mise in piedi a New York, nel 1873 la Società Teosofica, una sorta di parareligione sincretista, che univa elementi di Oriente e d’Occidente in una sorta di meeting post spiritualista.
Questa funzione “strumentale” della Blavatsky, all’interno di complesse vicende dai risvolti non sempre chiari, sembra evidenziarsi soprattutto a partire dai suoi primi viaggi in India (1878), che all’epoca era sotto dominio britannico. In India, la funzione della Società teosofica sarà non solo quella di elaborare una sorta di neo-orientalismo esportabile in Occidente, ma anche, quella di occidentalizzare l’Induismo. Lo storico indiano R. Mukerjee inserisce la Società teosofica fra le quattro organizzazioni che maggiormente hanno lavorato per trasformare la tradizione indù in una forma più in sintonia con la mentalità occidentale, elaborando una sorta di “protestantesimo indù”[1]. Non a caso, uno dei più stretti collaboratori della Società teosofica in India, Dayananda Saraswati, sarà noto nella sua terra con il soprannome di “Lutero indiano”.[2] Un’operazione culturale, questa, che sembra avere avuto aiuto diretto dello stesso governo britannico, che allora (e non bisogna scordarsi) era sotto il suo dominio, ed era interessato alla creazione di una “forma di spiritualità” che potesse essere condivisa dagli occupanti e dai colonizzati.[3]
In Occidente, il ruolo della Società teosofica sarà quella di creare una nuova religiosità sulle rovine del cristianesimo: “Il nostro scopo non è di restaurare l’Induismo, ma di cancellare il Cristianesimo dalla faccia della Terra”.[4]
Lo stesso obiettivo sarà ribadito anche dal successore della Blavatsky, Annie Besant, che nel discorso di chiusura al Congresso dei Liberi Pensatori tenutosi a Bruxelles nel 1880, affermerà: “Innanzitutto combattere Roma e i suoi preti, lottare ovunque contro il Cristianesimo e scacciare Dio dai cieli!”.
Alice Bailey, fondatrice nel 1920 dell’associazione Lucifer Truts, il cui nome è stato poi cambiato in Lucis Truts, affinché il riferimento a Lucifero (che per il Teosofismo è un’entità positiva, presiedente all’evoluzione dell’umanità) non ferisse la sensibilità dei “profani”. Oggi la Lucis Trust è membro del Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite, il cui debito ideologico è stato pubblicamente riconosciuto nel 1948 dall’allora assistente del Segretario generale delle Nazioni Unite, il belga Robert Muller.
Alice Bailey, è stata tra quelli che hanno promosso quell’ideologia dell’Era dell’Acquario che, a partire dalla cultura hippie degli anni ’60 fino alla New Age, ha costituito un vero e proprio annuncio profetico del “nuovo mondo”. Secondo la Bailey, infatti, l’Età dell’Acquario sarebbe destinata a sostituire la vecchia Età dei Pesci (dominata dal cristianesimo) con una Nuova Era di riunione fra i popoli e fra le religioni, sotto il controllo delle organizzazioni internazionali. Quest’obiettivo si realizzerà, secondo la Bailey con un’opera volta a trasformare la coscienza di massa: “Segno della magia del settimo grado sulla coscienza di massa, è l’uso crescente di slogan per ottenere certi risultati e spingere gli uomini a certe azioni collettive”.[5]
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Essendo la Società Teosofica uno dei canali esoterici attraverso il quale l’intelligence britannica influenzava le élite dei paesi di interesse strategico per il Regno Unito, essa fu per Cambareri il portone di ingresso per accreditarsi tra le famiglie dell’alta borghesia argentina e brasiliana. Dove impiantò saldamente le radici, millantando doti di mago, maestro di occultismo e astrologo. Nel 1933, a San Paolo e a Rio de Janeiro, diede vita alle prime “aule” della Fraternitas rosicruciana antiqua (Fra), l’entità che faceva capo al sovrano commendatore Arnold Krumm-Heller, un celebre occultista ed esoterista per metà tedesco e per metà latino-americano, oltre che una spia di professione al soldo di diversi Servizi di intelligence già da vari decenni.[7]
E fu proprio grazie a Krumm-Heller, nell’estate del 1934, a Berlino, che Cambareri cominciò a entrare nella parte a cui aspirava da tempo, quello di strumento occulto di ambiziosi disegni politici e trame di potere sul lungo periodo. Ruolo che finalmente gli venne affidato nella Germania nazista, dove il suo mentore rosacrociano (nonché agente segreto) esercitava un’indubbia influenza sul capo delle SS Heinrich Himmler e tramite lui esercitava a condizionare nientemeno che Hitler in persona.
Le SS (Schutzstaffeln, Squadre di protezione) erano state pensate in origine come scorta personale di Hitler. Gli esordi del partito nazionalsocialista furono tali che le SA (camice brune), si configuravano da subito come truppe d’assalto (Sturmtruppen) del nazismo: erano dei brutali picchiatori in uniforme che pattugliavano le strade e adottavano misure intimidatorie contro l’opposizione, comportandosi a tutti gli effetti come una milizia privata del partito. Per diversi fattori, via via che crescevano di dimensione, diventarono un problema per il regime nazista. Uno era dovuto dall‘estrazione popolare e proletaria di buona parte delle SA, che assieme all’estremismo “socialista“ di alcuni suoi comandanti legati a Gregor Strasser, che determinarono tra il dicembre `32 e il gennaio `33 autentici casi di rivolta contro la direzione politica imposta da Hitler; nella Franconia Centrale buona parte delle 6/7.000 camicie brune sotto la guida del loro comandante Wilhelm Stegmann costituirono un’organizzazione paramilitare indipendente affermando che le SA dovevano smettere di essere soltanto i “vigili del fuoco” o le “guardie di palazzo”.
Analoga sedizione si registro in Assia e a Berlino vi furono scontri tra SA e SS.
Inoltre “in diverse parti del paese membri delle SA delusi passarono ai comunisti, che li arruolarono prontamente nei propri reparti paramilitari“.[8]
La corrente “anticapitalista” del nazismo fu molto forte sino ai primi anni Trenta e, oltre che all’interno di ampi settori delle SA, la sua influenza era avvertibile a diversi livelli della società tedesca.
Nel `33 il presidente dell’Alta Slesia, Bruckner, attacco con forza i grandi industriali “la cui vita è una continua provocazione“. A Berlino, Koeler, della Federazione operaia nazista, ebbe a dichiarare: “Il capitalismo si arroga il diritto esclusivo di dare
lavoro alle condizioni da lui medesimo stabilite. Questo dominio è immorale e dobbiamo spezzarlo“, mentre Kube, capo del gruppo nazista al Landtag prussiano, se la prendeva con i latifondisti ed il governo sollecitando la riforma agraria mediante la confisca prevista dal programma del partito.
Da tempo ormai però il fuhrer aveva deciso altrimenti incaricando il principale capitalista tedesco, Krupp von Bohlen, della riorganizzazione dell’industria, mentre il Consiglio generale dell’economia risultava composto da 17 membri, comprendenti tutti i maggiori industriali e i più importanti banchieri della nazione che avevano appoggiato la controrivoluzione nazista.
Dopo la conquista del potere Hitler, ormai Cancelliere del Reich, avvio pertanto un’opera di spietata normalizzazione interna al fine di “mantenere l’ordine nelle strutture economiche (…) secondo le leggi originarie radicate nell’umana natura“; l’apice di tale stabilizzazione venne raggiunto il 30 giugno 1934 durante “La Notte dei Lunghi Coltelli”, quando vennero sterminati un certo numero di politici conservatori scomodi, personalità cattoliche e militari dissidenti, assieme alla “sinistra” del nazionalsocialismo facente capo al capi delle SA di Rohm, e a settori di destra, capeggiati dall’ex-cancelliere generale von Schleicher, che tramavano contro Hitler utilizzando tatticamente anche la cosiddetta corrente “rossa” del Partito nazista che si riconosceva in Gregor Strasser. D’altra parte, fu lo stesso Hitler, durante il discorso pronunciato al Reichstag il 13 luglio seguente, ad assumersi la responsabilità di “giustiziere supremo del popolo tedesco” e a rivendicare la legittimità delle centinaia di assassini compiuti dalle SS e dalla Gestapo che in questo modo avevano sventato una “rivoluzione nazionalbolscevica“.[9]
Sul finire del `34 e ai primi del `35 circa centocinquanta comandanti delle SS furono trovati uccisi; sui loro cadaveri un cartoncino con le lettere R.R. che stava per Röhm Sul finire del `34 e ai primi del `35 circa centocinquanta comandanti delle SS furono
trovati uccisi; sui loro cadaveri un cartoncino con le lettere R.R. che stava per Rohm Racher (Vendicatori di Rohm) tutto ciò farebbe pensare a un’estrema vendetta delle SA ormai nemiche di Hitler.
Tolto di mezzo Rohm, Himmler diede un maggior peso alla Staatpolizei o Gestapo, divenendo così uno degli uomini più potenti del nazismo secondo solo a Hitler. Se e risaputo che Hitler consultava gli astrologi e che fosse interessato a varie forme di medicina, scienza e religione alternative, meno noto e che il governo nazista fini con l’impegnarsi a fondo nel sostegno di queste pratiche. E nemmeno ci si rende conto quanto le idee di Himmler in tema di razza, riti e di misticismo compenetrarono l’intero fenomeno razzista, combinandosi in uno dei culti più pericolosi della storia.
La missione affidata a Cambareri dal Supremo Consiglio era quello di stabilirsi a Roma per impiattarvi la Fraternitas rosicruciana antiqua (Fra) e orientare e orientare dall’interno il regime fascista. A proposito del Supremo Consiglio, c’è da dire che, oltre alla Fra di Krumm-Heller, ne facevano parte la Società Teosofica, la Massoneria dell’Arco Reale (britannica) e l’Ordo Templi Orientis (OTO), entità esoterica dove era presente in funzione di guida e direzione Aleister Crowley, che era tra l’altro un agente di lungo corso al servizio di Sua Maestà Britannica.[10]
Esiste intreccio tra società esoteriche e politica (o meglio dei servizi segreti dei vari paesi), per cercare di influenzare le scelte politiche, come esiste una conflittualità tra le diverse società esoteriche.
Partiamo dall’OTO, fondata nel decennio compreso tra il 1895 e il 1905 su iniziativa degli occultisti Karl Kellner, Theodor Reuss, Franz Hartemann ed Heinrich Klein. A tale organizzazione sono collegati altri Ordini e confraternite fra cui, l’Ordine degli Illuminati e la Fraternitas Saturni. Inizialmente si trattava di un club esoterico nato su iniziativa del Kellner, adibito a creare un gruppo di persone appartenenti all’alta borghesia, che amavano praticare, lontano da occhi indiscreti, forme di sesso associato alla magia e al tantrismo. I rituali magico-sessuali, fin dal XVIII secolo avevano sempre rappresentato per l’alta società una eccitante ed attraente forma di trasgressione, a maggior ragione quando associata all’occultismo.
Ma il Reuss ad un certo punto introdusse amicizie militari di alto grado, appartenenti al Rito di Memphis – Misraim (MM), ordine massonico di origine francese[11] che consta di oltre 90° gradi iniziatici, nato dalla fusione di tradizioni esoteriche egizie. Reuss, era infatti un massone. Di nazionalità tedesca, aveva vissuto in Inghilterra dove aveva frequentato una loggia irregolare composta di tedeschi, ispirata appunto all’Antico Rito Primitivo di Memphis e Misraim. Come altri fondatori di Ordini esoterici tentò di legittimarne l’esistenza e affermò che i rituali li aveva presi nel corso di suoi viaggi da due maestri di tantra nonché da un maestro Sufi. A completare l’insegnamento, aveva poi contribuito, la sua frequentazione dell’Ordine esoterico Hermetic Brotherhood of Light che in italiano significa Fratellanza Ermetica della Luce, che asseriva di essere discesa direttamente da Frater Lucis ossia l’organizzazione esoterica dei Fratelli della Luce. I Frater della Luce nascevano, come una delle tante organizzazioni, da Ordini non nati prima del XVIII secolo, nella fattispecie dall’Ordine esoterico tedesco orden der Gold und Rosenkunz, Ordine dell’Oro e della Rosacroce. Che affermava a sua volta di discendere dalla Confraternita dei Rosacroce (Confraternita ma sarebbe meglio dire il nominativo – che sarà strumentalizzata a fini politici con la complicità di nobili aristocratici e militari di alto grado, accomunati dall’ambizione e dall’anticattolicesimo).
Numerosi fondatori di altre importanti società esoteriche provengono tutti dall’OTO. Il potente fondatore dell’AMORC rosacrociano, Harvey Spencer Lewis, era un membro dell’OTO.
Proveniente dall’OTO fu John Yarker, la cui influenza negli ambienti esoterici, proveniva dal suo essere stato iniziato in Massonerie regolari e irregolari, raggiungendo alti gradi iniziatici nei Riti, inoltre, era membro della Società Teosofica, dell’Ordine Martinista, nonché era uno dei vertici della potente SRIA (Societas Rosicruciana in Anglia).
L’OTO vide altri personaggi molto importanti, fa cui il Papus, nome iniziatico del medico Gérard Encausse, da molti ritenuto il più importante occultista della storia esoterica francese, che diede inizio al Martinismo moderno oltre ad Arnoldo Krumm-Heller che avrà un ruolo importante nella Chiesa Gnostica dell’OTO, che asseriva di essere anche lui erede dei segreti dei Rosacroce, con cui legittima la fondazione della sua Fraternitas Rosicruciana Antiqua, in cui veniva praticata la magia-sessuale, e famoso per utilizzare una particolare tecnica di ipnotismo a suo dire appresa da Franz Anton Mesmer (1734-1815), un medico tedesco diventato famoso per l’invenzione di un metodo di suggestione, precursore dell’ipnosi, che nel XVIII secolo aveva addirittura convinto i medici di poter guarire i malati servendosi di un fluido magnetico che sprigionava dalle sue mani, o da oggetti magnetici da lui realizzati; la comunità scientifica decenni dopo la sua morte, dimostrerà che le rare guarigioni erano dovute solo all’effetto placebo, per cui la guarigione del paziente dipende dalla sua stessa mente, che viene suggestionata al punto da avere una fede così intensa nel potere della guarigione di un operatore o di un farmaco, in realtà privo di principio attivo, da riuscire a far reagire il corpo fino a guarirlo realmente.
L’OTO contemporaneo nasce su iniziativa ed organizzazione di Reuss, nel 1906, quale Ordine templare in cui confluiscono segretamente esponenti delle Massoneria irregolari, che erano da lui controllate.
Reuss, inizialmente stimava tantissimo Crowley, al punto di porlo nel 1912 a capo dell’OTO inglese, quando questi iniziò ad ottenere molto successo presso gli affiliati delle sedi di tutta Europa, al punto da insidiare la dirigenza dello stesso Reuss, iniziò a rifiutarsi di applicare la Legge di Thelema. In pratica i seguaci di Reuss non accettavano più né i contenuti del Libro della Legge, né l’idea dell’eone di Horus profetizzato da Crowley, tantomeno il tipo di rituali sessuali da quest’ultimo riscritti appositamente per le sedi dell’OTO sotto il suo controllo. Ma il numero dei sostenitori del “mago nero” crebbe al punto che poté autoproclamarsi nuovo leader dell’organizzazione ancor prima che Reuss morisse, scavalcando quello indicato da quest’ultimo ovvero Hans Rudolf Hilfiker (che era Gran Maestro della Loggia Libertas et Fraternitas di Zurigo fondata fin dal 1917).
Si narra che Reuss al fine di proteggere la neonata società segreta degli Illuminati fece diffondere.....
......[12]
In effetti, Reuss fu nominato ispettore speciale dell’Ordine Martinista in Germania. Quindi OTO, Golden Dawn, Martinismo e poteri finanziari germanici convergevano sulla persona di Reuss. Reuss e Kellner ponevano le basi essenziali necessarie per ipotizzare che il nuovo Ordine degli Illuminati fosse diventato una realtà e che riunisse segretamente tutta l’élite delle società segrete rosacrociane, martiniste, gnostiche e templari, ma con una visione accentratrice del potere tutt’altro che democratica. L’importanza di Papus si evince anche dal fatto che Reuss e Kellner nella fondazione dell’OTO gli avevano chiesto l’autorizzazione e gli insegnamenti necessari per praticarvi le iniziazioni e le operazioni magiche di alto grado. Papus non era un massone regolare e non lo divenne mai. Ma aveva influenza e potere tali da poter organizzare un incontro fra leader di Ordini esoterici a Parigi il 24 giugno 1908 e chiamarlo Conferenza Massonica Internazionale, dove Reuss lo conobbe e strinsero un’alleanza di reciproco interesse.
È sbagliato vedere il mondo esoterico come una realtà monolitica. Ci fu uno scontro storico tra federazioni esoteriche.
Il 17 agosto 1934 veniva fondato a Bruxelles una federazione composta da potenti Ordini e società esoteriche, la Federazione universale Dirigente gli Ordini e società di iniziazione (FUDOSI). La sua finalità era difendere la sacralità, le liturgie, le dottrine, i rituali, dei tradizionali Ordini esoterici, poiché minacciati dalla crescente avanzata di miriadi di improvvisate sette, psicosette ed organizzazioni occultistiche, che si stavano appropriando indebitamente dei loro rituali, oltretutto profanandoli poiché ne modificavano insegnamenti, riti, contenuti deviandoli dalla loro vera finalità. Tra i principali fondatori e sostenitori vi era l’AMORC, Antico e Mistico Ordine della Rosa Croce.
Ad ogni rappresentante degli Ordini esoterici aderenti alla FUDOSI venne assegnato il titolo di SAR che significa Figlio di Ra (dio solare egiziano) ovvero Figlio di sua Altezza Reale. Dopo il primo incontro furono scelti 3 Imperatori e posti a capo del Consiglio Supremo composto da 12 membri.
Gli Ordini esoterici che dal 1934 costituirono la FUDOSI con il rispettivo SAR erano i seguenti:
- AMORC
- CONFRèRIE DES FRèRES ILLUMINES DE LA ROSE + CROIX
- èGLISE GNOSTIQUE UNIVERSELLE
- FRATERNITè DES POLAIRES.
- MILITIA CRUCIFERA EVANGELICA.
- ORDINE CO-MASONIC DI MEMPHIS-MISRAIM.
- ORDRE ANCIEN ET MYSTIQUE DE LA ROSE + CROIX AMORC
- ORDINE DEL GIGLIO E DELL’AQUILA
- ORDRE DE LA ROSE + CROIX UNIVERSELLE
- ORDRE DE LA ROSE + UNIVERSELLE
- ORDRE DES SAMARITAINS INCONNUS
- ORDRE HERMETISTE TETRAMEGISTE ET MYSTIQUE O ORDRE PYTHAGORICIEN
- ORDRE MARTINISTE TRADITIONNEL
- ORDRE MARTINISTE ET SYNARCHIQUE
- ORDRE KABBALISTIQUE DE LA ROSE + CROIX
- OSSERVANZA ORIENTALE ORDINARIA DI ORDEN MACONNIQUE – MISRAIM STRICTE
- SOCIété alchimique de france.
- société dìetudes et de recherches templiéres
- société d’études martinistes
- union synarchique de pologne
Il 1° agosto 1935 i tre Imperatori espulsero i due ordini massonici del rito Memphis-Misraim. L’Imperatore d’Europa Emille Dantinne spiegò che nell’atto di costituzione della federazione era stato espressamente che nessuna organizzazione atea avrebbe potuto aderirvi. Ragione per cui essendo la Massoneria mista Memphis-Misraim era stata accolta solo per errore, essendo stata erroneamente considerata di un credo spirituale. Venne chiaramente decretato che i membri della FUDOSI rompessero tassativamente ogni forma di contatto con Massoneria e i trasgressori sarebbero stati espulsi. Si creò un evidente conflitto fra Rosacroce e Massoneria. Il fatto che la FUDOSI avesse conoscenze approfondite degli Ordini esoterici, fa nascere il sospetto che fossero a conoscenza di un segreto della Massoneria, fosse il lungo custodito. Ovvero la Massoneria ad oggi è sempre stata ritenuta credente di un Essere Supremo che viene presentato ai profani come e agli adepti almeno ai primi gradi, col nome di Grande Architetto dell’Universo. Ne consegue che se la FUDOSI ha ritenuto assolutamente necessario escludere la Massoneria perché atea, riteneva che la vera natura del Grande Architetto dell’Universo non fosse divina. A conferma di quanto fosse influente, il rosacrociano Lewis non venne espulso nonostante facesse anch’egli parte della Massoneria, nel Rito di Memphis-Misraim. La cosa è molto sospetta, in quanto l’Imperatore fu molto chiaro nell’asserire che i membri della FUDOSI non potevano assolutamente avere alcuna forma di collaborazione con iniziati massonici.
Per difendere gli Ordini esoterici e tutte le fratellanze che non volevano essere controllate da gruppi rosacrociani antimassonici fu creata la FUDOFSI. La Massoneria faceva parte della FUDOFSI. La FUDOFSI nel 1939 era composta da 11 organizzazioni esoteriche e fratellanze:
- ANTICO E PRIMITIVO RITO DI MEMPHIS E MISRAIM.
- BROTHERHOOD OF THE ILLUMINED BRETHREN OF THE ROSE-CROIX.
- éGLISE GNOSTIQUE UNIVERSELLE.
- FRATERNITAS ROSICRUCIANA ANTIQUA
- FRATERNITAS ROSAE CRUCIS
- ORDER OF KNIGHT MASON ELUS COHEN OF THE UNIVERSE
- ORDRE DE SAINT GRAAL
- ORDRE MARTINISTE-MARTINEZISTE DE LYON
- ORDRE KABBALISTIQUE DE LA ROSE CROIX[13]
Ad aumentare la divisione ci fu la morte di Teder uno dei capi dell’Ordine Martinista che aveva provocato la scissione all’interno dell’Ordine. Victor Blanchard che era stato nominato successore di Teder, non gradiva infatti la struttura massonica dell’Ordine Martinista; durante il Convegno di Bruxelles, che si tenne nel 1934, si presentò con il nome di Ordre Martiniste et Synarchique. Per la stessa ragione aderì alla antimassonica FUDOSI. Invece Jean Bricaud che, come Blanchard, discendeva iniziaticamente da Papus, si allineò al pensiero di quest’ultimo, e gradendo la Massoneria, aderì alla FUDOFSI quale rappresentante dell’Ordine Cabalistico della Rosa Croce pro-massonico. Sebbene la FUDOFSI abbia cessato di esistere durante la seconda guerra mondiale e non sia stata ristabilita dopo la guerra, alcuni degli ex membri si sono contattati l’un l’altro nel 1947 e hanno stabilito una continuazione della FUDOFSI. Nel 1947 ci fu un accordo per la creazione di Ordini rosacrociani.
I Rosacroce della FUDOFSI unitamente ai massoni, a martinisti teurgici, gnostici ecc. si contrapponevano quindi ai Rosacroce della FUDOSI, guidata dal potente Harvey Spencer Lewis, leader dell’AMORC, Imperatore delle Americhe e dal Dantinne, leader dell’Ordine Cabalista della Rosa Croce ed imperatore dell’Europa.
In pieno conflitto tra le due federazioni, scoppiò la seconda guerra mondiale. Il nazismo per una sospetta coincidenza massacrò principalmente i membri della FUDOFSI, in particolare quelli della massoneria. Per un’ulteriore e sospetta coincidenza, fra membri della FUDOSI morti a causa del nazismo, vi erano soprattutto quelli passati alla FUDOFSI.[14]
Nel 2017 la CIA ha diffuso una foto che ritrae Hitler assieme a un importante gerarca nazista, perfettamente in salute, ormai anziani in America Latina.[15] La relazione dei servizi segreti americani alimenta il sospetto secondo cui gruppi finanziari dei continenti americani ed europeo, potrebbero aver aiutato Hitler a fuggire dalla Germania, simulandone il suicidio. ........
È certamente sospetto che Costant Chevillon leader della FUDOFSI, fu assassinato nel 1944 dalla Gestapo.
Tornando alla missione di Cambareri in Italia ed i rapporti con la filiera inglese, a conferma di tutto ciò giunge qualche decennio più tarsi le rivelazioni di Bino Bellomo, un ex capitano del SIM , il Servizio segreto militare italiani dell’epoca, ca aveva modo di conoscere il “Mago” molto da vicino. Nel 1965, ricostruendo in un libro alcune oscure vicende del Ventennio, sostenne che la missione di Cambareri in Italia, a partire dal 1934, rispondeva agli ordini diretti dei circoli massonici ed esoterici più potenti dell’Impero Britannico. [16] ed era un incarico di lungo periodo che prevedeva sia il risveglio della Massoneria italiana – messa fuorilegge dal regime fascista nel 1925 – attraverso la creazione della “fratellanza dei Rosacroce”, sia l’organizzazione di una rete occulta ostile a Mussolini, ma dall’interno dello stesso regime.[17] Una strategia entrista, che puntava all’occupazione rosacrociana dei gangli strategici del potere fascista.
Cambareri arrivò a Roma nel 1934. Ad accoglierlo trovò Arturo Reghini, il nobile toscano fondatore della sezione italiana della Società Teosofica. Molto introdotto nei salotti culturali del fascismo, un’istituzione anche nel mondo dell’aristocrazia e dell’alta borghesia, fu lui a fornire a Cambareri le chiavi per aprire le porte giuste.[18] Con questo passe-partout, il “Mago” cominciò subito a tessere di conoscenze altolocate nella capitale, tra affari, serate di gala e sedute spiritiche. Ben presto divenne intimo degli esponenti più in vista delle gerarchie fasciste, che a loro volta lo accreditarono nelle stanze del potere. Il maresciallo Pietro Badoglio lo introdusse negli ambienti militari e il generale Giacomo Carboni, allora direttore del SIM, in quelli dei servizi segreti. Galeazzo Ciano, genero di Mussolini e futuro Ministro degli Esteri, lo presentò alla famiglia Mussolini e gli fece da guida negli ambienti mondani. Un protettore di Cambareri fu anche Luigi Freddi, a capo della Direzione generale della cinematografia, “Cagliostro” ebbe modo così di frequentare i salotti esclusivi dell’arte, dello spettacolo e dell’industria culturale, tutti formidabili strumenti di propaganda. Achille Starace gli spalancò inoltre le porte del Partito Nazionale Fascista, il PNF, di cui era segretario, e del Ministero degli Esteri. E così, millantando straordinarie capacità “divinatorie” e spargendo soprattutto la voce di essere un mirabile astrologo nonché un chiromante infallibile, Cambareri ottenne favori e protezioni di ogni genere. Dietro il paravento dei suoi poteri “magici”, si dedicava al traffico di influenze politiche, allo spionaggio e, naturalmente, negli affari di ogni genere. Ciano si spinse addirittura a scrivere una lettera di raccomandazione al Ministro degli Scambi e Valute, Felice Guarneri, affinché agevolasse le misteriose transazioni con il Sudamerica gestite in prima persona dal “Mago”. Con Paolo Badoglio, uno dei figli del maresciallo, Cambareri aprì al contempo una società di import-export, la Tiesa, Società anonima transoceanica di esportazione, con sede nei pressi della galleria Colonna, nel cuore geografico del potere politico romano. Era una fabbrica di soldi. Ma dietro la facciata operava in realtà un “covo segreto dello stato maggiore” con mansioni informative. Una cellula, insomma, dei Servizi Segreti Militari.[19]
La possibilità di una ricostruzione di una presenza massonica in Italia (magari con formule diverse dalle obbedienze tradizionali) non era un’impresa impossibile. Bisogna tenere conto che nei primi anni del regime fascista non evidenziarono alcuna conflittualità tra le due realtà, che si trovarono concordi anche su specifici temi, come quelli che si diffusero nell’immediato dopoguerra sulla vittoria mutilata[20], sul problema del reducismo e sulla necessità di distruggere i vecchi partiti politici con altri nuovi, nuovi in grado di rispondere alla situazione sociale, politica ed economica che la prima guerra mondiale aveva lasciato in eredità.
Inoltre, molti massoni non erano sembrati vero di ascoltare il programma dei fasci di combattimento nati al Circolo commerciale di Piazza San Sepolcro, a Milano: sequestro dei beni delle congregazioni religiose e abolizione delle mense vescovili. Tanto basto che la massoneria italiane si affiancasse ai fascisti e facesse arrivare loto circa tre milioni di lire, raccolti per iniziativa personale dei singoli massoni e non delle varie comunioni massoniche.
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Se Roma era la base operativa di Cambareri, il centro delle sue relazioni politiche. Milano era lo snodo dei suoi rapporti nel mondo economico. La cabina di regia, delle sue attività in Italia, Europa e Americhe si trovava invece a Londra. Il “Mago”, era solito a muoversi lungo le stesse rotte di Angleton Senior.[25] Viaggiava spesso in Inghilterra. Ma i soggiorni più importanti risalgono agli anni 1935-1936, al tempo della campagna militare in Etiopia, quando l’aggressione fascista all’Abissinia provocò un terremoto nei rapporti internazionali con l’Italia, in particolare con la Gran Bretagna. Ufficialmente, viaggi d’affari. Ma in quella commistione di interessi, c’era molto altro. Il motivo principale di quelle visite erano gli incontri con Aleister Crowley, che come si diceva prima era un agente dei servizi segreti britannici, egli era venerato come una divinità dalle classi dominanti dell’impero britannico. Dove era assai noto con il nome in codice di “Grande Bestia 666”. Si era conquistato la fama dell’establishment non solo esercitando l’arte divinatoria, ma anche attraverso la predicazione contro il “pericolo del materialismo marxista-leninista”. Contro il quale vagheggiava una “rivoluzione aristocratica” globale e autoritaria. In nome della quale poteva valere come legge suprema anche il celebre detto di Crowley: “Fa ciò che vuoi”. Cambareri e Krumm-Eller facevano riferimento a lui. E lui sua volta, rispondeva a un’istituzione esoterica superiore, The Hermetic Order of the Golden Dawn (Ordine Ermetico dell’Alba Dorata).
La Golden Dawn fu un ordine che dalla fine del XIX secolo e l’inizio del XX secolo, praticava una forma di teurgia e sviluppo spirituale e che ebbe una grande influenza sull’occultismo occidentale del XX secolo. I tre fondatori, William Robert Woodman, William Wynn Westcott e Samuel Liddell MacgGegor erano dei massoni e membri della società Rosicruciana in Anglia (S.R.I.A.). che rispettivamente assunsero le tre cariche fondamentali dell’Ordine: Cancellarius, Praemonstrator, Imperator. Composta da poche centinaia di iniziati, era in grado di esercitare un’influenza determinante sulle classi dominanti dell’impero britannico e sulla stessa casa reale dei Windsor.[26]
QUALE ERA L’OBIETTIVO?
Quale era lo scopo degli incontri di Cambareri con Krumm-Eller e Crowley? L’OVRA (la polizia politica fascista) lo aveva capito. Il capo della polizia di Mussolini, Alberto Bocchini, aveva sospettato di Cambareri sin dal suo arrivo a Roma, nel 1934. Si era accorto della sua irresistibile ascesa e aveva disposto un’opportuna vigilanza, scoprendo che era una spia britannica.[27] Il “Mago”, si legge nelle informative dell’OVRA in piena guerra di Etiopia, andava dicendo che l’unica “salvezza d’Italia” era la Massoneria, poiché il paese non era in grado di un’eventuale “guerra contro l’Inghilterra”, nel caso in cui la situazione in Africa Orientale fosse degenerata in un conflitto più ampio. Perciò suggeriva che Mussolini stabilisse un contatto con i rosacrociani di Krumm-Eller e li usasse per convincere la Massoneria internazionale[28] tramite l’anello di congiunzione incarnata dalla Società Teosofica a mediare un accordo tra Italia e Inghilterra.[29] Il ruolo di Cambareri era dunque ben chiaro all’OVRA. La polizia politica ne ebbe la conferma quando il “Mago”, rientrato da uno dei suoi viaggi a Londra, fece recapitare a Mussolini un documento di politica economica scritto di suo pugno (ma su imput inglese) con una serie di proposte di transazioni commerciali con l’estero per aggirare le “inique sanzioni”[30] della Gran Bretagna. Era un modo per stabilire un accordo segreto con il governo di Londra, salvando le apparenze. Il documento, con il quale Cambareri di fatto si candidava al ruolo di consigliere economico di Mussolini, fu consegnato personalmente a Mussolini dal gerarca Roberto Farinacci (che tra l’altro era stato iniziato Massone dal 1914).[31] L’OVRA sapeva, quindi. Ma Cambareri continuò ad agire indisturbata e protetta. Lo lasciarono fare perché l’agente inglese travestito da “Mago” poteva essere utile anche al regime. Di sicuro, utile ai settori anglofili delle gerarchie, per niente, per niente contenente della piega filotedesca che stava assumendo la politica italiana. A maggior ragione verso la fine degli anni Trenta, quando in Europa già soffiavano venti di guerra e le correnti antitedesche cominciavano a porsi concretamente il problema di come neutralizzare i settori germanofili del regime, e se necessario, lo stesso Mussolini. I frequenti viaggi a Londra di Cambareri si spiegano alla luce dei nuovi scenari continentali che si stavano delineando a partire dal 1938 in seguito all’annessione alla Germania dell’Austria, attuata con un colpo di mano di Hitler.
Proprio nel 1938, quando il quadro internazionale stava precipitando verso il conflitto bellico, Cambareri introdusse in Italia un’altra creatura esoterica attiva sulla scena internazionale sin dalla seconda metà dell’Ottocento. E non fu un caso. Il suo nome era Fratellanza Bianca Universale dell’Arcangelo Michele (Fbuam). Nell’operazione gli fu accanto la seconda moglie, Jole Fabbri Vallicelli, nota anche come la “Dama Azzurra”, da tempo affiliata alla setta. Medium, divenne in un batter d’occhio una presenza costante nelle sedute spiritiche nei salotti d’alto bordo, dove si presentavano anche ipnotismo, chiromanzia e astrologia. La donna si presentava sempre con un camice bianco, quasi sacerdotale. E quando cadeva in trance sussurrava di essere “Ergos, il Maestro” che guiderà la fratellanza nell’edificazione della “Grande Opera”, ovvero il Terzo Millennio, definito anche “Era dello Spirito Santo” o “Era Cosmica” per chi voleva crederci. In realtà il messaggio incapsulato nell’involucro di quel linguaggio da invasata visionaria e indirizzato a destinatari ben precisi, era squisitamente politico. Talmente politico da spingere la “Dama Azzurra” a profetizzare, dopo essere caduta in trance durante un rito, la fine di Mussolini nel “rogo di piazza Venezia”.[32] Ma che necessità c’era di ricorrere a un’altra creatura esoterica facendo entrare in scena in azione un personaggio femminile?
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La Fratellanza Bianca di Peter Deunov era collegata alla Società Teosofica e all’Hermetic Order of the Golden Dawn. Era “Ergos il Maestro” che preparava la nuova “Era Cosmica”. E costituiva dunque uno degli strumenti occulti per diffondere l’anglofilia nelle élite bulgare e balcaniche, impegnate in sanguinose lotte di indipendenza dall’impero ottomano, ormai in via di disfacimento. Ma era anche il canale occulto aperto dagli inglesi con un’altra delle grandi potenze dell’epoca interessate a una spartizione delle spoglie dell’impero ottomano: la Russia zarista. Ai primo del Novecento, alla vigilia del primo conflitto mondiale, Gran Bretagna e Russia avevano entrambe l’obiettivo di infliggere un corpo mortale e definitivo a ciò che rimaneva dell’impero ottomano. Lo zar mirava ai Balcani, mentre Londra aveva messo gli occhi sui ricchissimi giacimenti petroliferi in Medio Oriente. Alla fine del primo conflitto mondiale, i piani russi e inglesi si erano realizzati solo in parte. Perché, mentre la Gran Bretagna era uscita vittoriosa dal conflitto e si era impossessata del Medio Oriente, rimodellato anche geograficamente secondo i propri interessi, la Russia dopo la Rivoluzione proletaria del 1917 si era ritirata da quell’area. Questo non significa che non esistevano rapporti diplomatici con gli altri paesi (compresi quelli imperialisti). I rapporti erano mantenuti, ufficialmente a livello diplomatico (nonché politico ed economico), sia non ufficiale. Tra gli strumenti (occulti) di questo tipo di rapporti c’era la Fratellanza Bianca. Ma perché usare un personaggio femminile come la “Dama Bianca”?
NOTE:
[1] R. Mukerjee, Storia e cultura dell’India, Milano, 1966.
[2] Questo soprannome gli fu affibbiato dal giornalista L. Gupta, in un articolo comparso su Indian Review, Madras, 1913.
[3] Sul ruolo del governo britannico nella diffusione del Teosofismo in India, cfr. M.V. Dharmamentha, L’occupazione inglese in India, in Idem, Lo Yoga e il neospiritualismo contemporaneo, cit. pp. 159-165.
[4] Dichiarazione pubblicata sulla rivista The Medium and Daybreak, London 1893, p. 23.
[5] A.A. Bailey, Il destino delle nazioni, Roma 1971, p. 135.
[6] R. Guénon, Il Teosofismo, vol. I, cit. pag. 32.
[7] Silverio Corvisieri, Il mago dei generali, Odradek, Roma 2001; Aldo Mola Massoni e “rosacruciani”… a regime. Quanti fratelli con Mussolini in Esoterismo e fascismo, a cura di Gianfranco de Turris, Edizione Mediterranee, Roma 2006.
,
[8] Cfr. Henry Ashby Turner Jr., I trenta giorni di Hitler. Come il nazismo arrivò al potere, Mondadori, Milano 1997, pag. 89.
[9] Cfr. Jacques Delarue, Storia della Gestapo, Dall’Oglio Editore, Varese 1964, pag. 178.
[10] Silverio Corvisieri, Il mago dei generali, Odradek, Roma 2001.
[11] Questo Rito per un certo periodo di tempo divenne per un certo periodo di tempo fra le logge militari, fino ad assumere un peso politico, per questo motivo nel 1841 scelse di “andare in sonno”. Nel 1881 Giuseppe Garibaldi, Gran Maestro del rito di Misraim dal 1860, contribuirà a fondere i due Riti di Memphis e Misraim, il che richiederà una rielaborazione dei gradi che sarà completata solo nel 1889,
La Gran Loggia Unita di Inghilterra e tutte quelle che sono affiliate, ritengono ancora oggi tale Rito assolutamente irregolare, invece il Grande Oriente di Francia, al comando della cosiddetta Massoneria Universale “progressista” riconosce una Loggia chiamata Grande Ordre Egyptien che adotta il Rito in questione, sebbene in modo più semplificato, lavora su tutti i suoi gradi più elevati.
[12] Adam Kadmon, Baylon, Friuli & Verilucca, 2018, pp. 290-297.
[13] Discendenza differente rispetto all’omonima organizzazione della FUDOSI.
[14] Adam Kadmon, Baylon, Friuli & Verilucca, 2018, p. 334.
[15] http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2017/10/30/file-cia-desecretato-hitler-dopo-guerra-vivo-in-sudamerica_6dbe5c65-880e-4282-8f2a-4f47b72fd440.html
[16] Bino Bellomo, Sotto il segno di San Michele Arcangelo, Edizioni Beta, Bergamo, 1965.
[17] https://marcos61.wordpress.com/2017/03/07/lentita-x/
[18] Geminello Alvi, Reghini, il massone pitagorico che amava la guerra, Corriere della Sera, 18 agosto 2003.
[19] Gino De Sanctis, La congiura di San Michele, Pan Editrice, Milano 1979; Silverio Corvisieri, Il mago dei generali, Odradek, Roma 2001.
[20] L’espressione vittoria mutilata riassume i principi dell’Irredentismo e del revanscismo italiano del primo dopoguerra.
Con l’ammonimento “Vittoria nostra, non sarai mutilata”, lanciato sulle colonne del Corriere della Sera (24 ottobre 1918), Gabriele D’Annunzio conia l’espressione che segnerà ogni fase di revanscismo nazionalista nella storia italiana a venire. Proprio alla tradizione francese di fine Ottocento – revanche (rivincita) per i territori dell’Alsazia e della Lorena contesi alla Germania – si deve la diffusione di quello spirito di rivendicazione territoriale che in Italia si raccoglie intorno al movimento risorgimentale per l’unificazione delle “terre irredente” di Trento, Trieste e della Venezia Giulia austriache. Con la fine del primo conflitto mondiale e l’apertura delle consultazioni per la Conferenza di Pace di Parigi (gennaio 1919), sono la città di Fiume e la regione della Dalmazia sulla costa adriatica nord-orientale – escluse dagli accordi del Patto di Londra (26 aprile 1915) – ad incarnare fisicamente quelle terre che i nazionalisti italiani definivano le membra mutilate del territorio nazionale italiano. Per D’Annunzio, i suoi legionari, e l’opinione pubblica nazionalista, costituita per la gran parte, da ex-combattenti e interventisti della prima ora, scontenti della politica liberale post-bellica interna, e delusi dalla politica estera internazionale riservata a quella che veniva definita “Italia vittoriosa”. È la questione di Fiume a risaltare sul piano dell’opinione pubblica, fin dal gennaio 1919, quando il viaggio del presidente americano Wilson in Italia anticipa nel dibattito interno i nodi critici degli accordi internazionali che si sottoscriveranno a Versailles (giugno 1919). La forza discorsiva del “Vate”-D ’Annunzio e l’azione esemplare di quello che era definito l’Eroe (sempre D ’Annunzio) riescono, contro ogni segreta pratica diplomatica e ogni negoziazione ufficiale, in un’impresa anche più invasiva di quella di occupazione militare della città dalmata. A pochi mesi dalla fine del conflitto, infatti, il Comandante-D ’Annunzio risveglia, di nuovo, la mobilitazione degli animi al sostegno bellico attingendo dallo scontento delle masse disorientate nel caos del dopoguerra, perché “Non bastano quattordici punti a ricucire gli squarci” (Lettera ai Dalmati, Il Popolo d’Italia – Anno VI, N.14 – martedì 14 gennaio 1919). Così alimentato, lo spirito di rivincita per quel veniva definito il “grande olocausto” di operai e contadini, vincitori mutilati nel corpo della Patria, se non basterà a fare di Fiume una propaggine adriatica italiana, riuscirà però a consacrarla alla retorica vendicativa del nascente Fascismo per il Ventennio a venire. https://scuoladicittadinanzaeuropea.it/schede/vittoria-mutilata/
[21] Fabiani Roberto, I massoni in Italia, Editoriale L’Espresso, Roma, 1978, pp. 52-53.
[22] Non dimentichiamo che in Italia il periodo 1919-20 fu chiamato non a caso “Biennio Rosso” che ebbe come momento cruciale l’occupazione delle fabbriche nel 1920.
[23] Si veda la terza parte della puntata Mussolini: soldi, sesso e segreti della trasmissione La grande storia, andata in onda il 10 agosto 2012 e disponibile all’indirizzo www.lagrandestoria.rai.it/dl/portali/site/puntata/Contentltem-5213e364-b11f-4657-be36-a8e406e42692.html
[24] Tompkins Peter, Strategy of Terror, traduzione delle bozze rivenute nel corso della perquisizione eseguita nel 1999 presso l’abitazione del capitano Antonio La Bruna. p. 115
[25] Ex ufficiale di cavalleria USA, con solide relazioni col l’Italia Fascista e in Gran Bretagna. Padre del più famoso Angleton Jr. agente in Italia dellì’OSS prima e della CIA in seguito.
[26] Silverio Corvisieri, Il mago dei generali, Odradek, Roma 2001.
[27] C.s.
Cit, Archivio centrale dello Stato (Acs), Roma, MI, DGPS, Polizia Politica, ff. pp. B. 221, f. Cambareri Giuseppe.
[28] Per Massoneria internazionale può essere intesa sua sul ruolo a internazionale della Gran Loggia d’Inghilterra, sia dalle affermazioni di Gioele Magaldi il Gran Maestro del Grande Oriente Democratico. (http://www.grandeoriente-democratico.com/ ) nel libro scritto assieme alla giornalista Laura Maragnani, Massoni. Società a responsabilità illimitata. La scoperta delle Ur-Lodges, Chiarelettere......
[29] Silverio Corvisieri, Il mago dei generali, Odradek, Roma 2001.
Cit, Archivio centrale dello Stato (Acs), Roma, MI, DGPS, Polizia Politica, ff. pp. B. 221, f. Cambareri Giuseppe.
[30] Le sanzioni economiche all’Italia fascista, chiamate anche assedio societario o assedio economico dalla propaganda fascista, furono sanzioni economiche deliberate dalla Società delle nazioni contro l’Italia in risposta all’attacco contro l’Etiopia che portò alla conseguente guerra d’Etiopia.
[31] Silverio Corvisieri, Il mago dei generali, Odradek, Roma 2001.
Cit, Archivio centrale dello Stato (Acs), Roma, MI, DGPS, Polizia Politica, ff. pp. B. 221, f. Cambareri Giuseppe.
[32] Bino Bellomo, Sotto il segno di San Michele Arcangelo, Edizioni Beta, Bergamo, 1965. Silverio Corvisieri, Il mago dei generali, Odradek, Roma 2001.
FONTE E ARTICOLO COMPLETO: https://marcos61.wordpress.com/2020/08/18/esoteristi-e-spie/
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