Il web negli ultimi anni sta diventando sempre più pericoloso per la navigazione dei giovanissimi. I banner apposti sui videogiochi sono trappole apposte con cui moltissimi adolescenti vengono adescati dai siti pornografici. Ancora oggi molte famiglie non sono adeguatamente informate e vivono con superficialità il mondo virtuale. I minori tendono sempre più a violare le norme della privacy dei social media costruendo profili falsi e navigando in modo spregiudicato in siti pericolosi. Tutto ciò si verifica sia per il desiderio di sentirsi adulti sia per l’emulazione di compagni considerati modelli da seguire. In base all’esperienza di molti insegnanti spesso alcuni genitori, specie nelle aree più periferiche e arretrate, sono consapevoli del fatto che il profilo del proprio figlio è falso, vista l’età inferiore a quella richiesta dalla normativa per l’iscrizione al Social. Eppure minimizzano e a volte si compiacciono delle visualizzazioni, dei like e di eventuali follower. Tanti ragazzi aspirano al successo facile, a diventare influencer, star dei social; magari hanno velleità artistiche e si fanno riprendere mentre ballano e cantano; scattano fotografie anche in ambienti non idonei come quelli scolastici in momenti in cui la vigilanza non può essere sempre garantita (es. cambio dell’ora, entrata / uscita dalle aule / servizi igienici, etc.); ebbene ignorano di esporre sé stessi e i propri pari a rischi di forte entità, ma soprattutto ignorano di commettere un reato mentre divulgano materiale audiovisivo non autorizzato e con contenuti compromettenti.
Il comportamento dei giovani purtroppo è fortemente determinato dai condizionamenti di una società “liquida” in cui l’apparire prevale sull’essere.
La Polizia Postale e delle Comunicazioni da anni è impegnata nelle scuole per sensibilizzare le comunità educative sull’uso consapevole della rete. Il progetto Generazioni connesse promosso dal Ministero dell’Istruzione è uno strumento importante per le modalità operative proposte, i consigli pratici resi a disposizione e le iniziative previste per la giornata mondiale (https://www.generazioniconnesse.it/site/it/2022/02/08/sid-safer-internet-day-2022/)
Sono dati importanti quelli relativi alla pedopornografia, adescamento, cyberbullismo, sextortion, furto d'identità digitale, alle truffe online elaborati dal Cncpo, il Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online, qualche tempo fa: “nel 2020 sono stati 4208 contro i 2379 del 2019 con un aumento del 77% i reati sul web con vittime i minori; per l'adescamento di minori online siamo passati dai 14 casi del 2018 ai 41 del 2020; l'estorsione sessuale nel 2019 riguardava due casi tra 0 e 13 anni nel 2019, ora siamo a 14 casi e 9 di questi riguardano minori di 9 anni” (https://www.interno.gov.it/it/notizie/sul-web-aumentano-i-reati-contro-i-minori-e-abbassa-leta-anagrafica-vittime).
Il CNDDU aderisce alle iniziative previste nella giornata mondiale e sollecita i colleghi a inviare i propri contributi didattici e riflessioni per condividerle (email: coordinamentodirittiumani@gmail.com). #SicuramenteRete
prof. Romano Pesavento
presidente CNDDU
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