“Alle volte dimentichiamo che facciamo parte di un insieme più grande, che è vivo e si muove attorno e con noi. Questo insieme, viene chiamato banalmente Destino, al quale attribuiamo capacità e assolutismi che in realtà non possiede.” - Spiega Kyunos -“Esattamente come un'ombra sfuggente, se cerchiamo di farlo nostro non riusciremo mai ad afferrarlo. Ma è proprio questo il trucco, il destino non va fatto nostro, ma più semplicemente, bisogna unirsi ad esso, come due mani che si stringono fra loro.” Il sound immersivo di “Destino” e la scelta di fondere due voci diverse all’interno del brano, da una parte quella dell’artista e, dall’altra, la voce femmine di Laura Francesca Russo, fa da sfondo al significato del testo.
Kyunos, nonostante la sua giovane età, entra in un loop che gli consente una riflessione profonda. Siamo parte di un tutto che a volte rischia di deluderci per l’impossibilità di racchiuderlo entro i nostri schemi. Tutto ciò che viviamo nella nostra vita è, secondo l’artista, guidato dal dualismo tra due tipi di pensiero differenti che vivono in contrasto e che restano latenti dentro di noi finché non arrivano a scontrarsi. Uno scontro però fondamentale perché possa esserci l’evoluzione necessaria alla crescita della persona stessa che, diversamente, rimarrebbe bloccata dalle proprie ancore interiori. |
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