Non c’è futuro senza istruzione. Mai quanto in questi mesi di ripartenza e ricostruzione per il sistema Paese questa affermazione è vera e pregnante. La sfida della ripartenza del Paese dopo il Covid-19 passa inevitabilmente per la scuola, per la formazione educativa e umana dei giovani in vista del futuro e, dunque, per la piena accessibilità all’istruzione.
La pandemia è stata un problema sanitario, economico, politico, ma anche educativo: ha mostrato le profonde disuguaglianze nel Paese sul fronte dell’accesso all’educazione di alto livello per i giovani di tutta Italia. E la sfida passa anche per l’accesso alle nuove tecnologie.
L’abbandono scolastico nel nostro Paese è un fenomeno sempre più allarmante e gli ultimi dati ISTAT lo dimostrano. Nel 2020, l’abbandono degli studi prima del completamento del sistema secondario superiore o della formazione professionale è stato dell’11,0% nel Nord, 11,5% nel Centro e 16,3% nel Sud-Italia. Le regioni che registrano le maggiori incidenze di abbandoni sono Sicilia, Campania, Calabria e Puglia (19,4%, 17,3%, 16,6% e 15,6% rispettivamente).
Internet, al contempo, è oggi un vero e proprio bene pubblico di rilevanza globale e di primaria importanza per il pieno accesso ai servizi e al pieno esercizio della cittadinanza sul piano economico e sociale. Una delle sfide che i Paesi dall’economia più avanzata devono affrontare e vincere nei prossimi anni sarà quella della coniugazione tra le prospettive offerte dall’incedere dell’ondata di innovazione diffusa sul fronte economico e sociale e la necessità di permettere un accesso inclusivo a tutti i territori e le fasce sociali alla rete di ultima generazione.
Mantenere i giovani a scuola e formarli alle nuove tecnologie significa regalare loro un futuro dignitoso e le prospettive di una sicurezza economica e sociale in futuro. Significa, inoltre, combattere disuguaglianze e problemi sistemici. Anche per questo Fondazione Cassa Depositi e Prestiti e Action Aid scendono in campo lanciando il progetto Costruire Futuro, Insieme!. La fondazione della banca di Stato e la onlus uniscono le forze per rafforzare le competenze digitali e personali di studenti, studentesse e giovani, investendo sulle nuove generazioni a sostegno del capitale umano. 500 docenti e educatori e 9.000 giovani tra gli 11 ed i 19 anni svilupperanno o rafforzeranno le proprie competenze attraverso attività di cittadinanza attiva e percorsi formativi ad hoc L’iniziativa, attiva nelle scuole fino a marzo 2022, prevede interventi mirati in sei città del Centro-Sud: Roma, Siracusa, Reggio Calabria, Bari, Napoli e Palermo.
“L’abbandono scolastico e la povertà educativa sono due fenomeni che compromettono il futuro di una significativa parte dei giovani del nostro Paese, a cui non può e non deve essere negata l’opportunità di accesso a percorsi di formazione che li aiutino a crescere e ad esprimere le loro potenzialità – ha commentato il Presidente di Fondazione CDP Giovanni Gorno Tempini. Fondazione CDP è impegnata, e lo sarà con decisione anche nei prossimi anni, nel favorire la concreta realizzazione di progetti a sostegno del capitale umano, perché i settori dell’educazione e della formazione siano alla base di un armonico progetto di rilancio con ricadute positive sul sistema Paese, all’insegna dell’inclusione, della competenza, dell’equità e, soprattutto, dell’attenzione per le giovani generazioni.”
“Come la Fondazione CDP anche ActionAid si impegna per migliorare la qualità della vita delle persone: lavoriamo in Italia e nel resto del mondo per contribuire a realizzare un mondo più equo e giusto. Crediamo, come la Fondazione CDP, che occorra contribuire allo sviluppo socio-economico, culturale e ambientale e sia necessario farlo lavorando con i giovani. I valori e i principi che ci muovono ci hanno consentito di trovare da subito una forte sinergia e di costruire un progetto nel quale stiamo investendo competenze, passione e fiducia del futuro”, ha commentato Katia Scannavini, Vicesegretaria Generale ActionAid Italia. Scannavini ci tiene a ribadire l’importanza del sostegno all’educazione nella fase caratterizzata dalla ripresa post-pandemica: “L’educazione è un diritto, il sapere è uno strumento fondamentale soprattutto per le nuove generazioni. Il tasso di dispersione scolastica in Italia è ancora molto alto e la pandemia ha ancora più esasperato le condizioni di vulnerabilità e di fragilità, mettendo ai margini tanti giovani. È necessario rafforzare il sistema scolastico ed è fondamentale farlo lavorando in modo sinergico. Più che mai è di primaria importanza investire sulla comunità educante, ricostruire un tessuto sociale in grado di salvaguardare i diritti di tutti e tutte e di permettere ai giovani di avere gli strumenti necessari per interpretare la realtà e co-partecipare alla costruzione di un mondo capace di mettere al centro il bene comune”.
Non si potrà avere rinascita del Paese se non si metterà l’uomo al centro dei processi socio-economici. E per far ciò è necessario partire scommettendo sul futuro. L’iniziativa ActionAid-Fondazione CDP lo fa e con grande lungimiranza. Nella speranza che dai semi gettati germoglino prospettive importanti per tutta l’Italia e una nuova attenzione al tema.
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