Di Alessandro Marescotti
Albert Bruce Sabin nacque nel 1906 a Białystok, in Polonia. E' morto nel 1993 a Washington.
Medico e virologo, scoprì il vaccino contro la poliomielite e rinunciò a soldi e brevetto per diffonderlo anche fra i poveri.
La poliomelite falcidiava intere generazioni.
Il suo vaccino, somministrato in una zolletta di zucchero, cambiò la storia dell'umanità.
Dichiarò: «Tanti insistevano che brevettassi il vaccino, ma non ho voluto. È il mio regalo a tutti i bambini del mondo».
Era ebreo e le sue due nipotine furono uccise dalle SS.
Alla domanda se lui avesse desiderio di vendetta, rispose: "Mi hanno ucciso due meravigliose nipotine, ma io ho salvato i bambini di tutta l’Europa. Non la trova una splendida vendetta? Vede, io credo che l’uomo più potente sia quello che riesce a trasformare il nemico in un fratello".
Durante gli anni della Guerra fredda, Sabin donò gratuitamente i suoi ceppi virali allo scienziato sovietico Mikhail Chumakov, in modo da permettere lo sviluppo del suo vaccino anche in Unione Sovietica.
Continuò a vivere con lo stipendio, per nulla entusiasmante, da professore universitario, ma con il cuore saturo di soddisfazione per aver fatto del bene, tanto bene, all’intera umanità.
Commenti
Posta un commento
Partecipa alla discussione