Nella giornata del 24 novembre a Shenzen, in Cina, ZTE ha dato il via al 5G Summit e User Congress 2021 organizzato assieme a molti partner dell’importante player delle telecomunicazioni: GSMA, Omdia, CCS Insight, China Mobile, Hutchison Drei Austria e China Telecom. Nel corso del 5G Summit ZTE ha presentato assieme ai partner la sua visione per una tecnologia di frontiera capace di creare un vero e proprio “ecosistema digitale” avente il piatto forte dell’offerta della telco cinese, il 5G, al centro come vero e proprio abilitatore.
Xu Ziyang, Ceodi ZTE Corporation, ha dichiarato che l’azienda, “lavora costantemente investendo nella tecnologia end-to-end”. Puntando cioè a creare soluzioni fatte su misura per i clienti e capaci di creare un ecosistema interamente digitale. “Soluzioni come l’accesso radio, l’accesso cablato, le reti core, le reti all-optical bearer, le reti dati IP, l’infrastruttura di calcolo, l’energia, i componenti dei servizi cloud, le applicazioni digitali e i terminali, aiutano gli operatori a porre le basi per la trasformazione digitale delle società e delle industrie”, ha aggiunto, rimarcando di fatto la natura di ZTE come unico attore nel mercato attuale capace di garantire questa trasversalità.
La creazione di un ecosistema digitale si basa di fatto sulla saldatura continua tra reti, tecnologie per la loro gestione, servizi e gestione dei flussi dati in modo tale da unire al 5G tutte le tecnologie che con le connessioni ultraveloci possono essere rese pienamente operative. Il metodo di sviluppo fondato sull’intensa comunicazione, collaborazione e integrazione tra settori dell’attività tecnologica differenti richiama quello che nel mondo industriale è definito il kaizen, il metodo miglioramento continuo e la minimizzazione degli sprechi nel processo produttivo ideato dalla Toyota, e che si fonda sulla necessità di costruire organizzazioni (e software) flessibili e adatti al cambiamento.
Non a caso Shaun Collins, CCS Insight Executive Chairman, durante il 5G Summit and User Congress ha affermato che “il 5G è molto più della prossima “G”, è una tecnologia fondamentale. Per avere successo, dobbiamo riconoscere che il 5G è diventato un gioco di squadra – vettori, hyperscalers, fornitori di apparecchiature, integratori di sistemi, sviluppatori di software saranno la chiave del successo con la maturazione del 5G”. E ZTE vuole giocare in quest’ottica un ruolo da protagonista. Nel corso degli ultimi mesi l’azienda ha messo la sicurezza al cuore del suo ruolo nella trasformazione digitale; si è molto spinta sul fronte della sicurezza cyber, nella consapevolezza che qualsiasi falla nell’immateriale (la rete dati) ricadrà e produrrà danni anche nel reale (l’ecosistema creato dai dispositivi interconnessi) e che la sicurezza da fonte di vantaggio competitivo per le compagnie è diventato asset strategico per le compagnie tecnologiche; ha promosso progetti di partnership tra istituzioni di ricerca, enti pubblici e imprese che hanno avuto un esempio importante in Italia, a L’Aquila, con lo usecase Structural Health Monitoring per l’anticipazione dei terremoti.
A Shenzen, inoltre, è stato presentato lo in modo innovativo la prima orchestrazione intelligente del settore della soluzione di risorse radio Radio Composer che unisce il 5G di ZTE all’intelligenza artificiale di BBU. Radio Composer permetterà la creazione di servizi basati sul 5G adattabili a diversi contesti privati, aziendali e commerciali. Esso sfrutta l’apprendimento automatico del comportamento degli utenti e dei modelli di traffico di rete per scegliere la combinazione ottimale delle risorse di rete disponibili nell’erogazione delle frequenze 5G in banda ultralarga. Xu ha dichiarato che un esempio concreto di applicazione di questo tipo si ha nella smart factory SANY Changshu 5G in Cina ove “la visione artificiale abilitata 5G aiuta la fabbrica ad implementare funzioni come il taglio intelligente dei materiali, il funzionamento collaborativo multi-sistema dei macchinari, l’assemblaggio automatico e l’ispezione intelligente della qualità. Questo sistema riduce il costo del lavoro del 64% e il tasso di errori del prodotto del 14%”.
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