INTERVISTA a Gianluca Secco: il nuovo album, le sue influenze musicali e la POESIA

nov 17, 2021 0 comments


Intervista di Salvatore Santoru a Gianluca Secco *

Ad ottobre hai pubblicato un nuovo album,“DanzaFerma”, un disco contraddistinto da una decisa trasversalità musicale. Quanto ti ritieni soddisfatto di quest’ultimo lavoro?

Dunque, il lavoro su DanzaFerma è stato lungo e complesso per molti aspetti, ma allo stesso tempo molto creativo.

Io, Antonio Arcieri e Mattia Candeloro (alla fonica) abbiamo lavorato sul suono, l’approccio strumentale, l’intenzione dell’arrangiamento, le pause e le riprese.

Se non ne fossi rimasto pienamente soddisfatto, DanzaFerma non sarebbe stato pubblicato.


“DanzaFerma” è stato realizzato grazie alla partecipazione del compositore e pianista Antonino Arcieri. Quanto consideri fruttuosa tale collaborazione?

Lavoro insieme ad Antonio dall’inverno del 2017, quando gli proposi un primo provino di Maestro (ultima traccia di DanzaFerma). 

Ci accordammo per una prova, per conoscerci, capirci, suonare insieme. Entrammo in sala prove più o meno alle 16 e ne uscimmo alle 5 del mattino senza mai accorgerci del tempo che passava. Credo che in quell’occasione abbiamo tessuto le prime fila che ancora oggi ci uniscono nei Live e nel lavoro in studio.

Durante gli spettacoli dal vivo amo definirlo il mio “braccio sinistro”. Antonio è assolutamente il valore aggiunto che mancava alle mie composizioni.   


Hai un retroterra musicale eclettico e in passato hai collaborato con diversi gruppi underground. Quanto ritieni fondamentale questa ‘gavetta’ nella tua crescita artistica e personale?

Ma, guarda, arrivo da una vita di lavori pesanti. Dai 18 anni iniziai a lavorare come garzone per muratori o imbianchini, poi carico/scarico merci, raccolte agricole, cameriere/banconista notturno e infine sportellista (lavoro che, a 40 anni, ho mollato per seguire mio figlio e la musica). 

Nel contempo ho sempre continuato a suonare, sempre, seguendo gli stessi principi. 

Primo: devi imparare “rubando con gli occhi”, perché il Mastro muratore non te lo spiegherà mai il mestiere (o ci arrivi, o ci arrivi). Secondo: devi trovare un tuo modo, nel mestiere, e tirare dritto come un mulo. Terzo: non ti dimenticare che poi devi continuare a imparare, la gavetta non finisce mai.  


Quali sono le tue principali influenze musicali ed artistiche?

Mi influenza tutta la musica e l’arte in genere che colpisce la mia curiosità. Ho trovato molte idee ascoltando Chopin, le sonate per pianoforte di Beethoven, Rachmaninov, il rock, il blues, il soul e il reggae degli anni ‘60/’70, tutti i nostri cantautori, Tom Waits, Nick Cave, Mark Lanegan, Diamanda Galas, Nina Simone e Miles Davis.


Tralasciamo momentaneamente la musica. Nel 2008 hai pubblicato il libro “Postumi di un Passato”, edito da Aletti Editore. Com’è stata questa esperienza?

Ahahah!... Mi fai tornare al passato. In realtà ho sempre scritto in forma poetica. “Postumi di un Passato” è stata una mia prima prova nello scrivere in prosa. Dedicai a quella raccolta di racconti almeno 3 anni tra bozze, correzioni, riscritture. Mollai subito dopo la pubblicazione auto-criticandomi in maniera forte e decisa. 


Altra “domanda di rito”. Quali sono le tue principali influenze poetiche e culturali?

Amo molto Montale, Ungaretti, Verga, Trilussa, Sgorlon, Bukowsky, Becket, Poe, Artaud.   


Tornando alla musica, nel 2016 hai vinto il Premio Tenco-Nuovolmaie per la Miglior Interpretazione. Com’è stato partecipare e ottenere successo a tale prestigioso festival?

Innanzi tutto è stato davvero inaspettato. Ricordo ancora che quando, sulla locandina attaccata alle bacheche del Teatro Ariston di Sanremo, vidi il mio nome accanto a grandi artisti nazionali e internazionali mi tremarono le gambe e pensai “chi diavolo è Gianluca Secco?”.

Poi salii sul palco e feci quello che dovevo fare, come un pugile che sale sul ring di fronte a un mostro sacro del pugilato. Calpestai il palco sotto i miei piedi e gli dissi “Ora tu vai giù!”. 

Sono ancora molto stupito e grato di tutta l’attenzione che mi fu dedicata.


Come hai vissuto il periodo dell’emergenza Covid-19 e quanto essa ha influito sulla tua attività artistica?

L’ho vissuta e la vivo male, un po’ come tutti credo. 

Personalmente, per una questione di onestà intellettuale, non ho mai accettato di fare “Live casalinghi”.

Quei Live cui ci hanno abituati durante i lockdown, fatti con la telecamerina del cellulare, in ambientazioni a dir poco deplorevoli. “Live in cameretta” che, a mio parere, sono stati l’aberrazione e il degrado del concetto stesso di spettacolo dal vivo. “Live caserecci”, tra la puzza di piedi e il letto sfatto per un pugno di “like”, senza alcun rispetto dei lavoratori dello spettacolo. 

Sto parlando di tutte quelle persone che stanno dietro le quinte e trottano come muli, che non vengono mai ringraziate, eppure curano il trasporto della strumentazione, le luci, il suono, la sala e sono, assolutamente, le fondamenta su cui si regge la buona riuscita di un Live e il vero supporto all’Artista.

* Gianluca Secco, nato in Friuli nel 1981, cresce e vive in diverse città d'Italia e dell'est Europa a contatto con le più svariate forme musicali che influenzano la sua attività di musicista e gli permettono un gran numero di collaborazioni con gruppi musicali delle scene underground.

Tra le più significative:

sul finire degli anni '90 nella provincia di Verona è la voce dei Dolcenera (band di estrazione post-rock, noise) con cui pubblica “Stanze Spoglie”. Collabora inoltre con neXus (rock) e Lavoirlinge (stoner). Nel 2005 si trasferisce a Carpineto Romano, ed è la voce di SenzaEssenzA (hard rock). Con loro pubblica “Vivo Terra e Sangue” e calca importanti palchi del Lazio (Palarockness di Genzano, La Cantinaccia a Giulianello) e della Capitale (Jailbreack, Contestaccio, Alpheus). Nel 2008 finalisti per la regione Lazio al festival MarteLive.

Nel 2008 pubblica “Postumi di un Passato” (edito per Aletti Editore), una raccolta di racconti visionari dal sapore surreale e ironico. Segue un periodo fitto di reading poetici. (https://www.informazioneconsapevole.com/2021/10/gianluca-secco-il-nuovo-album.html)

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