Intervista di Salvatore Santoru a Aura Monè *
Dal 18 giugno è disponibile in rotazione radiofonica “GIVE ME UP”, primo singolo di AURA MONÈ già presente su tutte le piattaforme di streaming.
Quello di AURA MONÈ vuole essere un esordio solista all’insegna della pop-dance made in Italy: ecco, dunque, “GIVE ME UP”, prima release della giovane artista, una colonna sonora perfetta per l’imminente stagione estiva.
Il videoclip ufficiale del brano, diretto da Aura Monè e Stefano Picchi, include una sequenza di immagini di backstage che vede la trasformazione dell’artista dal trucco al finale passando per un balletto coinvolgente, dal sapore pop dance estivo e assolutamente made in Italy.
Qual è il pubblico che secondo te può apprezzare maggiormente la tua musica?
Non posso rispondere per gli altri. Posso sperare che la mia musica abbia la forza di arrivare e farsi sentire, attraverso un linguaggio universale, che è quello delle emozioni.
Ho scelto uno stile dance con sonorità anni ‘80-‘90 per il primo singolo perché volevo abbracciare più persone possibile. E quando dico abbracciare, intendo abbracciare proprio.
Se dovessi convincerci ad ascoltare “Give me up” con una sola frase, cosa diresti?
Sii chi vuoi essere. E poi balla.
Per me è stata un’esperienza bellissima, a partire dalla stesura del testo, alle sessioni in sala di registrazione, alla costruzione del videoclip.
Ogni giorno mi svegliavo carica con la voglia di dare forma a questo progetto. Ma non sono mancati anche i momenti in cui ti dici “che cavolo sto facendo”. Un giorno in sala di registrazione ero talmente tesa rispetto alla riuscita del pezzo che non riuscivo a cantare. La mia vocal coach mi ha costretta a correre nel piazzale fuori dallo studio, fino a che la voce non è tornata. È stato un po' imbarazzante forse, ma anche liberatorio. Non si può pretendere di essere sempre forti. Parlo anche di questo in “Give Me Up”. In inglese significa “mollami”, “lasciami stare”. Dovremmo dirlo più spesso e dare spazio a noi stessi, al di là delle convezioni e dei condizionamenti.
C’è un artista, italiano o straniero, con cui vorresti incidere un pezzo?
Senza dubbio, Lady Gaga. Per me sarebbe un sogno. Una grande artista e performer, che ha saputo scandalizzare, rompere gli schemi, abbracciando anche cause importanti come quelle per i diritti LGBT o per diffondere una maggiore consapevolezza su tematiche di mental health.
Qual è la prima cosa che farai quando il Covid sarà solo un brutto ricordo?
Indubbiamente un live.
* Realizzata in collaborazione con lo staff della Red&Blue Music Relations
Commenti
Posta un commento
Partecipa alla discussione