“Ostaggi” (prodotto da Mad Records), primo singolo di Titta, attrice e cantautrice fiorentina, vincitrice del Premio Mogol per il Miglior Testo al Tour Music Fest, è in radio dal 25 giugno.
“Ostaggi è un’emozione vissuta più e più volte che alla fine ho sentito la necessità di fissare su carta.” - Racconta Titta - “Anzi, Ostaggi è tutte le emozioni che non mi permettevo di provare.”
Il testo del brano, premiato dal Maestro Mogol al Tour Music Fest e diventato il manifesto delle emozioni dell’artista, è nato come uno sfogo per tirar fuori tutte quelle sensazioni che si provano e che, a volte, vengono soffocate attraverso il cibo.
In un brano della durata di 3:32 minuti, Titta racconta moltissimo di sé lasciando intravedere una luce che l’artista ha effettivamente trovato, la luce del cambiamento.
“Auguro a tutte le persone che si sono sentite, si sentono o si sentiranno così di avere il coraggio di prendere in mano la propria vita e impegnarsi a cambiarla” - Spiega Titta - “Auguro a tutti coloro che ascolteranno Ostaggi riconoscendosi nel testo, di poter scegliere e imparare ad amarsi ogni giorno un po’ di più, perché odiarsi non serve poi a molto. Ma, soprattutto, auguro loro di imparare ad accettarsi per come sono.”
“Ostaggi” è anche questo: accettazione. Non si può pretendere di cambiare le cose combattendole.
“Prima devono essere accolte, amate e ringraziate. Solo allora sarà possibile lasciarle andare. Questa canzone rappresenta, per me, l’aver trasformato le paure, la rabbia, la solitudine, l’inadeguatezza e tutti i miei mostri personali in qualcosa di bello per smettere di avere un sorriso di circostanza e sentirmi vera con la consapevolezza che essere se stessi, anche quando ci fa sentire piccoli e sbagliati, è comunque sempre la chiave.”
CREDITS:
Production: MadRecords
Lyrics: Letizia Tassi
Music: Silvia Gollini
Arrangiato, mixato e masterizzato da Silvia Gollini e Marco Gollini (Mad Records)
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Promo Radio & Stampa: Guacamole Press
Adila Salah & Clarissa D’Avena
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TESTO DEL BRANO
Aspetti in penombra che si spenga la luce
Non hai voglia di niente senti solo una voce
Una fitta alla pancia e una lacrima scende
Una voce nella testa che ripete martellante
È un dolore un amore una paura un’altra scelta
Se non vuoi o non puoi rispondere mangia anche stavolta
Pizza schifezze anche solo caramelle
Sono solo un palliativo sono stucco per le falle
Dammi cibo saporito anzi cibo spazzatura
E prometto che stavolta non la senti la paura
Poco importa se alla lunga darà un po’ come una droga
Non pensarci dammi retta, non metterti alla prova
Cioccolato dolci patatine fritte, dammi qualcosa per zittire le sconfitte
Trova un sapore che sia forte e deciso che sposti l’attenzione e finga un mio sorriso
Quella voce nella testa che ti mangia come un tarlo
Senti che ti mangia dentro ma ti scopri ancora a farlo
Carezze che tu non hai ricevuto, o forse non come avresti voluto
E ti senti una stronza, e ti senti una merda
È un miraggio un inganno che ti impone obbedienza
Non dici quel che pensi, non vuoi mai disturbare
Ancora nutri il buco e ti lasci mangiare
Cioccolato dolci patatine fritte, dammi qualcosa per zittire le sconfitte
Trova un sapore che sia forte e deciso che sposti l’attenzione e finga un mio sorriso
E non sei mai abbastanza
E invece sei abbastanza
Prendi un respiro che sia forte e deciso
Respira l’emozione e mettici un sorriso
Dai, alza la testa, solo per oggi
Il cibo? È solo un ladro
E le emozioni i suoi ostaggi
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