La storia del “razzo cinese” e le mire del piano spaziale di Pechino

mag 8, 2021 0 comments


Di Federico Giuliani

Il rischio che i resti dell’ormai famigerato “razzo cinese” Lunga Marcia 5 possano cadere sulla Terra è altamente remoto. Eppure, da giorni, gli occhi sono comunque puntati verso il cielo. Allarmi, comunicati e indiscrezioni in merito alla possibile precipitazione di detriti sul territorio italiano hanno creato il solito tamtam mediatico che, come spesso accade in casi del genere, si risolverà in un nulla di fatto. La Protezione Civile ha diramato un comunicato nel quale ha spiegato come la caduta accidentale dei frammenti del razzo possa interessare undici regioni dell’Italia.

La previsione di rientro sulla Terra della Lunga Marcia è fissata per le ore 2:24 del 9 maggio, con un’incertezza temporale di 6 ore. Gli esperti, tuttavia, consigliano di “stare lontani dalle finestre e porte vetrate” perché i suddetti frammenti, “impattando sui tetti degli edifici, potrebbero causare danni, perforando i tetti stessi e i solai sottostanti, così determinando anche pericolo per le persone”. Ma qual è il rischio che possa accadere un mezzo disastro? Altamente improbabile, se non impossibile. Così come “estremamente bassi”, secondo la Cina, sono i rischi per la ricaduta sulla Terra dei detriti del vettore Lunga Marcia.

Pechino, ha fatto sapere un portavoce del Ministero degli Esteri, sta seguendo con attenzione il rientro nell’atmosfera della fase finale del razzo ed è sicura che la maggior parte delle componenti si disintegrerà durante il processo di rientro. “La possibilità di causare danni alle attività dell’aviazione e al suolo è estremamente bassa”, ha aggiunto, “e le autorità segnaleranno tempestivamente la situazione”, hanno tagliato corto le autorità cinesi.

Cos’è il Long March 5

Questi i fatti delle ultime ore. Ma che cos’è il Long March 5B Y2? È stato definito “razzo cinese”, anche se sarebbe più corretto chiamarlo razzo vettore. La Cina lo ha lanciato lo scorso 29 aprile dal sito di lancio di Wenchang nell’isola meridionale di Hainan, con l’obiettivo di portare in orbita Thiane (alla lettera “armonia dei cieli”), il primo modulo della nuova stazione spaziale cinese. Una volta terminata la missione (una delle tante in agenda), il razzo rientrerà nell’atmosfera terrestre. Ed è proprio questo che ha destato perplessità tra alcuni scienziati internazionali, intimoriti di fronte all’ipotetica eventualità che i rottami possano causare danni schiantandosi al suolo. La Cina ha scelto di affidarsi a un razzo senza sistemi di controllo in fase di rientro, affidandosi alla bassissima probabilità che i suoi detriti impattino su zone abitate. “Non c’è una normativa, la Cina non sta infrangendo nessuna legge. Ci sono degli accordi, ma tutto è’ rimesso alla buona volontà e alla coscienza degli Stati”, ha spiegato Marco Castronuovo dell’Agenzia spaziale italiana (Asi). In ogni caso, rincorrendo l’ambizione di voler mantenere una presenza umana permanente nello spazio, la Cina sta concretizzando il suo piano.

Ipotesi e smentite

La stazione spaziale cinese non è stata lanciata tutta in una sola volta. Al contrario, sarà assemblata da vari moduli che saranno sparati in orbita in momenti differenti. Secondo i media cinesi, la stazione sarà operativa entro la fine del 2022. Si prevede che possa operare per periodo compreso tra i 10 e i 15 anni. Nei prossimi due anni sono stati programmati 11 lanci, tra cui quattro con missioni di equipaggio e altrettante missioni cargo. Long March 5B è dunque soltanto la punta dell’iceberg. La vicenda del razzo cinese, appendice della solita guerra fredda in corso tra Usa e Cina, è stata inizialmente sollevata da alcuni media statunitensi, secondo cui i detriti del razzo potrebbero rappresentare un pericolo per comunità abitate. Secca la replica degli esperti cinesi, per i quali la traiettoria di caduta dei detriti del razzo sarebbe stata attentamente considerata dalle autorità spaziali cinesi “dalla fase iniziale di progettazione del razzo, e sin dalla scelta del sito di lancio”.

FONTE: https://it.insideover.com/scienza/razzo-cinese-piano-spaziale-cina.html

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