Intervista di Salvatore Santoru a Lorenza Rocchiccioli
1- Recentemente è uscito il tuo nuovo singolo, chiamato “Etilene”. Quanto ti ritieni soddisfatta di tale produzione e, più genericamente, quali aspirazioni e obiettivi hai per essa?
Etilene nasce a 6 mani... avevo l'esigenza di raccontare questo nuovo capitolo della mia vita... sa non è proprio facile partire da un paese di 1000 anime dove tutti si conoscono verso una città ... la città... Milano. Inseguire un sogno nel mondo della musica è già una cosa di per se difficile e farlo da sola, dopo aver vissuto 19 anni in un paesino ha ancora più difficoltà. Ma il mio motto è “chi la dura la vince" ed io non ho ancora vinto del tutto ma ce l'ho fatta a vivere in questa meravigliosa città. Vorrei quindi che i miei coetanei capissero che le difficoltà servono per andare avanti e migliorarsi... sempre!
2- Il brano è "dedicato" a Milano e descrive le sensazioni di novità rappresentata dalla metropoli. Quali sarebbero, a tuo parere, le principali differenze tra la vita in una città come Milano e quella in una cittadina/paese di provincia?
Etilene parla di Milano metropoli italiana per antonomasia. In questa città tutto è più frenetico, più importante ed imponente ed ognuno vive la propria vita indipendentemente da ciò che gli accade intorno. Etilene parla proprio di come Milano ti accoglie e riesce subito a toglierti di dosso quella sensazione di disagio ed inappropriatezza che sono caratteristiche di chi arriva da un piccolo paese come me. Una grande città che ti accoglie indipendentemente dalla tua razza, provenienza ed estrazione sociale. La prima volta che sono arrivata a Milano ho provato paura, ansia e mi sono sentita confusa. I palazzi enormi, le luci della città e la sua frenesia mi hanno all'inizio bloccata. Poi il tempo ha trasformato da spettatore ad attore... non più paura, non più ansia ma voglia di vivere la mia nuova vita.
Ovvio che la città ha i suoi pro ed i suoi contro... la città offre opportunità, ti sveglia perché sei solo e quindi devi fare da te... nuove conoscenze se ovviamente hai un carattere aperto e socievole come il mio...
Il mio paese è un paese attivo da un punto di vista artistico: da sempre sono organizzate serate e giornate di musica dal folclore alla classica... quindi io sono nata veramente con la musica... con i canti ed i balli popolari... ma la città da opportunità !
3- Quali sono gli aspetti maggiormente positivi della vita a Milano, sia
socialmente che psicologicamente? Oltre a ciò, quali reputi esserne gli eventuali difetti?
Ovvio che la città ha i suoi pro ed i suoi contro... la città offre opportunità, ti sveglia perché sei solo e quindi devi fare da te... nuove conoscenze se ovviamente hai un carattere aperto e socievole come il mio...
Il mio paese è un paese attivo da un punto di vista artistico: da sempre sono organizzate serate e giornate di musica dal folclore alla classica... quindi io sono nata veramente con la musica... con i canti ed i balli popolari... ma la città da opportunità!
I difetti della città li riferisco al fatto che, se il tuo carattere non è aperto, puoi sentirti sola.. spesso non ci si conosce pur abitando nello stesso palazzo allo stesso piano... quindi non ci sono quei rapporti umani caldi come nel paese ma quello che ti offre è di gran lunga superiore e quindi ecco perché ho preferito anche io soffrire un po'...
4- Quali sono le tue principali influenze musicali e artistiche?
Le mie principali influenze artistiche sono internazionali come Beyoncé, Sam Smith, Alicia Keys.
5- Il tuo stile musicale è contraddistinto da un mix tra diversi generi, dal pop all'R&B passando al soul contemporaneo e a spunti elettronici. Quanto consideri importante la trasversalità e il dinamismo nel tuo percorso artistico?
Wow che domandona !!! Io credo che essere trasversale e dinamica permetta nel mio mondo di arriva al cuore di tutte le persone che ascoltano generi differenti. A livello artistico personale poi sperimentare più cose sta a significare essere aperta alle novità ed io lo sono...
6- Nel 2012 ti sei esibita a Sanremo Junior. Quanto ritieni importante
quell'evento e, inoltre, quanto lo reputi fondamentale nell'ambito della tua crescita personale e musicale?
Oddio... grazie per avermi fatto questa domanda. Come tutti i cantanti il sogno è il Festival di Sanremo quindi esibirsi al Teatro Ariston. Ecco io a 12 anni ho provato una gioia immensa, un'emozioni al momento unica... un'orchestra tutta per me, un Direttore tutto per me... le luci, il mi abito color cipria lungo... bè... mi auguro di poter rivivere tutto questo... un'esperienza bellissima non solo per il canto ma perché il Sanremo Junior é un'organizzazione molto più ampia... ci sono le scuole da tutta Europa, ci sono le sfilate nella via degli Artisti di Sanremo... ho conosciuto tanti ragazzi che tutt'oggi sento ancora...
ah dimenticavo... vedere il mio volto sul cartellone pubblicitario proprio di fronte all'Ariston non ha prezzo... ora sto sognando... spero di poterci ritornare...
7- Quali progetti hai per il tuo futuro artistico/musicale?
Stiamo già lavorando ad altri inediti con relativi vidoeclip...
8- Come hai attraversato il periodo del Lockdown e quanto l'attuale pandemia ha influito sul tuo lavoro?
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