Da venerdì 29 gennaio sarà in rotazione radiofonica “AGO DI BILANCIA”, il nuovo singolo di Francesco Luz, disponibile sulle piattaforme digitali dal 22 gennaio.
Ago di bilancia è la cronaca istintiva di un momento di crisi profonda. Una sorta di sfogo incontrollato che il nostro inconscio prova a tradurre in parole per esserne meno intimorito quando si avverte la spaventosa quanto certa sensazione di aver perso ogni tipo di controllo sul proprio destino. Per questo gli elementi del nostro passato sfilano in parata nelle nostre menti, come ultimi baluardi di una qualche sicurezza, fino a risolversi in un semplice, fortissimo grido d’aiuto: l’ossigeno sopra la superficie dell’acqua in cui ci sembra di annegare.
Spiega l’artista a proposito del suo nuovo inedito: «Con questa canzone volevo gridare disperatamente il bisogno di libertà, nella sua accezione più ampia, alla quale ognuno di noi aspira. Libertà dai preconcetti, dalle costrizioni, dalle paure».
Per l’occasione, abbiamo rivolto a lui qualche domanda.
Ago di bilancia è il diario di una crisi. Si tratta di un brano autobiografico? Quando hai scritto questo pezzo?
Si, è un brano autobiografico. Il testo è stato scritto da Luigi Abramo, durante un momento di crisi nera. Una sorta di sfogo incontrollato, un geyser emotivo che potrebbe essere visto come un tentativo di semplificazione dei pensieri, che in certe circostanze si fanno così spinosi e aggrovigliati da apparirci solo come un mostro minaccioso e che il nostro inconscio prova a tradurre in parole per esserne meno intimorito. Durante il lockdown di aprile, Luigi mi ha mandato il testo ed ho deciso di scriverci su una musica con un mood apparentemente opposto al significato del testo. È uno stile musicale che non ho mai affrontato prima d’ora, ma mi piace sperimentare e tuffarmi in situazioni musicali a me lontane
Forse questo periodo complicato che stiamo passando ci spinge di più a pensare ai nostri rimpianti? Tu ne hai?
Non si deve vivere mai di rimpianti! È sbagliato e ingiusto verso noi stessi. Non si può dire “forse se avessi fatto in un altro modo, ora starei meglio..”, non ha alcun senso. La vita che stiamo vivendo e le scelte che abbiamo fatto in passato, giuste o sbagliate che siano state, sono quelle che dovevamo fare.
Quali sono i momenti più importanti del tuo percorso artistico?
Mi è capitato di suonare in posti fantastici, a partire dal teatro del casinò di San Remo, fino alla “Suncorp Piazza” di Brisbane in Australia. Questi concerti sono stati momenti importanti che mi hanno soprattutto fatto avere consapevolezza di quel che significa voler fare questo mestiere. Poi l’uscita del mio primo disco, “Extraordinary Men” è stato un altro momento molto importante. Mi sono messo in gioco con il primo album ed ora voglio continuare a giocare il più a lungo possibile
Perchè è difficile fare musica nel 2021, e perchè invece è facile?
La tecnologia ha facilitato molto la possibilità di poter produrre musica. Oggi è molto più semplice di quanto era prima creare, registrare e distribuire la propria musica. La difficoltà sta nell’emergere dall’enorme quantità di produzioni buttate sul mercato settimanalmente. Qui potrei iniziare un discorso lunghissimo, anche proponendo soluzioni, ma mi limito a scrivere canzoni, perché è quello che mi piace fare
Cos’è successo dalla pubblicazione di Surf ad oggi?
Ho programmato le prossime uscite, girato il videoclip di “Ago di Bilancia”(ideato e diretto da Damiano Brogna), finito di scrivere un paio di canzoni che andranno a completare il disco che conto di far uscire in estate. Ho ricevuto buone recensioni per surf, ma anche qualche stroncatura. Ci sta, sono le regole di questo gioco e io le accetto.
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* Realizzata in collaborazione con lo staff di Conza Press
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