“I Atto Lo Scontro” è il titolo del nuovo EP della formazione pugliese No Fang, da venerdì 22 gennaio in tutte le piattaforme digitali e vinile limited edition pubblicato da Django Dischi.“Lo scontro” è il primo atto de "La Trilogia", un concpet che prevede la pubblicazione di tre episodi/EP, a cui seguiranno “La Tregua” e “L’Assedio”.
La raccolta narra di una “guerra” allegorica, una battaglia fisica e mentale, un conflitto senza tempo tra l’arte e l’apparenza, la cultura e l’ignoranza, l’intelligenza e la forza bruta. La trilogia guida l’ascoltatore attraverso le tre fasi della guerra. Il ritmo incalzante di questo “Scontro” tra differenti visioni del mondo si attenua in una “Tregua” apparente, un momento di riflessione e introspezione. Questa battaglia, combattuta con le armi dell’arte, raggiunge il suo culmine con un “Assedio” irriverente e festoso alle porte del potere. Il I Atto comprende cinque brani, tra cui un intro (prologo) come traccia d’apertura. Allo stesso modo il III Atto si chiuderà con un outro (epilogo).
Il primo estratto de “Lo Scontro” è un brano intitolato Mére Funne (tradotto “mare profondo” in dialetto pugliese), dedicato ai viaggi della speranza dei numerosi migranti che tentano di attraversare il Mediterraneo in cerca di un futuro migliore. Il loro è un vero scontro con il pregiudizio e la xenofobia che attanagliano la mente di molti occidentali. Il video del brano, realizzato da Daniele Bisceglia e Fabio Abatantuono, vede tutti i No Fang protagonisti che, prestando la propria sagoma e la propria immagine, diventano tele per scenari raccapriccianti, riprese di repertorio dei viaggi brutali dei migranti. Si è scelto di sottotitolare le immagini con la traduzione in italiano del testo originale in dialetto, per trasmettere il messaggio nel modo più universale possibile senza compromettere l’esigenza linguistica della band.
La grafica del I Atto, curata dallo storico writer e illustratore Korvo (già noto su AL Magazine come Korvuz Korax), riproduce questo fatidico scontro campale immaginato dall’artista. Il “bene” è personificato in omini minuti con un solo grande occhio che rappresenta la visione, la capacità di percepire l’ignoto. Sono armati di strumenti musicali o artistici e sulla schiena portano un seme simbolo di vita e speranza. Il “male”, invece, è rappresentato da esseri imponenti e grossolani che impugnano una clava rudimentale, simbolo di arretratezza ed hanno una testa piccola che denota una mancanza di cultura e spessore intellettuale. Preferiamo ovviamente che ognuno interpreti da sé la bellezza e il senso del dipinto.
I No Fang sono Sentaur (rap), Siel-One (rap), Brnà (rap, beat, scratch), Verso (rap, beat, basso, chitarra, piano) e Brisk (rap, beat e arrangiamenti).
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Luca Bramanti
Ufficio Stampa Nextpress
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